Con la partita che si è disputata domenica scorsa al Veneziani di Monopoli, il Brindisi ha terminato il girone di andata, con un bilancio davvero insoddisfacente: appena 28 punti messi insieme in 17 partite, ad una media di 1,65 a gara, lontanissima non solo da quella incredibile -2,47 a partita- della capolista Andria, ma anche da quella che è considerata, normalmente, la media promozione, cioè 2,1 punti a partita, quelli occorrenti per giungere a fine campionato a quota 71-72 punti, il minimo sindacale per cercare di vincere in un girone da 18 squadre.
Ora il Brindisi per arrivare a fine torneo a quel punteggio dovrebbe sperare non solo in un crollo verticale dell’Andria, che dovrebbe fare, nel girone di ritorno, meno punti di quelli che hanno fatto i biancazzurri messapici durante quello di andata, e di un altro paio di squadre che lo precedono, ma anche di vincere 14 delle restanti 17 partite e pareggiarne altre due, il che, francamente, non appare lecito nemmeno sperarlo.
Meglio, a questo punto, concentrarsi su altri obiettivi meno gratificanti ma, comunque, importanti come quello di centrare almeno i play off, cosa che sfugge al Brindisi dalla stagione 2011/12, cercare di mantenere l’imbattibilità interna del Fanuzzi, cosa che si è sempre mantenuta da che Antonio Flora è presidente del Brindisi e, soprattutto, cosa che a mio avviso vale più di una vittoria del campionato, cominciare a lavorare concretamente e fin da subito per assicurare un futuro al calcio biancazzurro in quanto se è vero, come è vero, che l’attuale dirigenza ha affermato e più volte confermato che a fine stagione lascerà il timone, occorre che qualcun altro subentri al comando per evitare che dopo 103 anni di storia fatta di gioie e sofferenze, successi e fallimenti, picchi che oggi appaiono irraggiungibili ed anni di assoluto anonimato, il titolo sportivo, che fino a giugno del 1990 fu della gloriosa Brindisi Sport, vada perduto per sempre.
Tornando all’attualità, la formazione allenata da mister Castellucci è attesa da tre gare abbordabili, a Sarno domenica prossima, in casa col Gallipoli il 18 gennaio ed a Grottaglie il 25 gennaio, prima della insidiosissima sfida interna contro l’Andria in programma l’8 febbraio, dopo un turno di sosta del campionato.
Quella con l’Andria sarà la prima gara di un trittico terribile, seguirà il derby allo Iacovone contro il Taranto, in programma il 15 febbraio, e la sfida appulo-lucana contro il Potenza, che si disputerà al Fanuzzi la domenica successiva, da questo ciclo il Brindisi potrà uscire rigenerato o con le ossa rotte, a seconda dei risultati che riuscirà ad ottenere.
Alessandro Caiulo