Il Brindisi non ha nemmeno il tempo di scrollarsi la cocente delusione della sconfitta per 2 a 1 di Taranto che già deve resettare tutto e concentrarsi sull’insidioso derby interno che lo vedrà contrapposto, mercoledì pomeriggio, alla capolista Andria in occasione del recupero della partita originariamente programmata per la quarta giornata di ritorno e rinviata per richiesta della formazione avversaria che aveva un suo baby calciatore impegnato nel Torneo di Viareggio.
Per la formazione di mister Ezio Castellucci non ci possono essere alternative alla vittoria per non gettare alle ortiche quanto di buono era stato fatto negli ultimi tre mesi e già in gran parte sperperato in virtù della sconfitta di domenica scorsa che ha spinto momentaneamente fuori i messapici dalla zona play off, superati nuovamente anche dalla Cavese, vittoriosa sul Bisceglie, proprio nella giornata che ha visto le due battistrada Andria e Potenza, frenare in casa contemporaneamente, fermate rispettivamente dall’Arzanese e dal Pomigliano del neo mister Mino Francioso.
Vincendo nel recupero contro l’Andria il Brindisi supererebbe in un colpo solo Bisceglie e Cavese e si ritroverebbe da solo in quarta posizione ad un punto solamente dal Taranto ed anche se la distanza dalla vetta resterebbe proibitiva, ci si avvicinerebbe in maniera consistente al Potenza proprio alla vigilia dello scontro diretto in programma, sempre sul verde del Fanuzzi, domenica prossima.
Si dovesse, malauguratamente, continuare a steccare negli scontri diretti, anche l’obiettivo del quinto posto, l’ultimo utile in chiave play off, comincerebbe a diventare una chimera. E sono stati proprio gli scontri diretti il tallone di Achille del Brindisi edizione 2014/15, dal momento che fino ad ora i ragazzi di Castellucci (e prima ancora di Chiricallo) non sono mai usciti vincenti contro le formazioni che occupano – o hanno occupato, all’epoca della disputa della partita contro il Brindisi – uno dei primi cinque posti in classifica.
Per Molinari e compagni il derby contro l’Andria è l’occasione giusta per fari perdonare la scialba prestazione dello Iacovone, per contro la tifoseria biancazzurra, presente massicciamente a Taranto, il suo derby lontano dalle mura amiche lo ha vinto abbondantemente sostenendo la squadra fino alla fine e ben oltre i meriti mostrati dalla stessa squadra in campo.
A proposito di Hernan Molinari non si può non evidenziare la grigia prestazione del bomber argentino, che ha fatto il paio con quella della partita di andata contro il Taranto, sua ex squadra, il che dimostra come questo calciatore sia fragile dal punto di vista psicologico quando deve giocare contro il suo passato: esattamente il contrario di ciò che abbiamo visto fino ad ora quando sono ex biancazzurri a reincrociare il proprio destino contro il Brindisi e che appaiono sempre oltremodo carichi e finanche vendicativi: un esempio di ciò lo saggeremo mercoledì quando con maglia dell’Andria scenderanno in campo Moscelli ed Oliveira. Di tutt’altro spessore, in senso positivo, la prova offerta domenica scorsa da Cristiano Ancora, anche lui ex calciatore del Taranto, sicuramente il migliore in campo contro la sua ex squadra.
Ricordiamo che nei venticinque incontri precedenti (21 in Campionato e 4 in Coppa Italia) il Brindisi ha la meglio sull’Andria, avendone vinti 12, pareggiati 5 e persi 8 ed avendo segnato ben 37 reti, subendone solo 23.
Alessandro Caiulo