MILANO-BRINDISI 76-65
(26-16, 36-33, 56-47). EA7 Milano: Ragland 4, Brooks 14, Gentile 7, Gigli ne, Cerella ne, Melli 4, Meacham ne, Kleiza 10, James, Hackett 12, Samuels 13, Moss 12. All.: Banchi.
Enel Brindisi: Pullen 12, Harper 10, James 1, Bulleri 6, Cournooh, De Gennaro ne, Denmon 17, Morciano ne, Zerini, Turner 4, Mays 7, Eric 8. All.: Bucchi.
Arbitri: Taurino, Bettini, Chiari.
Note – Tiri liberi: EA7 20/27, Enel 4/6. Tiri da 3 punti: EA7 6/17, Enel 9/31. Rimbalzi: EA7 38, Enel 44. Usciti per 5 falli: nessuno. Falli tecnici: Bucchi a 10′ 37«. Falli antisportivi: nessuno. Spettatori: 4500.
di Fabrizio Campagnoli
DESIO (Milano) Finale ricco di polemiche nella gara per l’accesso alla finale delle Final Eight di Coppa Italia. L’Olimpa Milano batte per 76 a 65 la New Basket Brindisi. Ad incedere sul risultato finale pesano diversi errori arbitrali. Brindisi ha giocato una gara eccellente dove è mancata solo la lucidità in alcuni momenti e dove è mancato sopratutto l’apporto di Del Roy James. Milano ha avuto il merito di crederci e di avere da Kleiza e Brooks i canestri decisivi. Mossa chiave di Banchi, che ha francobollato Pullen mettendogli addosso Moss.
Mettiamola così. Il vero rammarico non sta tanto nell’epilogo della semifinale. Sta tutto negli ultimi 25 secondi dei quarti di finale con Avellino e nella palla persa di Banks. È lì che la semifinale di Brindisi ha cambiato verso. Perché avere di fronte Milano di per se è già dura. Ma sopratutto perché avere di fronte una squadra come l’Olimpia che negli ultimi tempi ha attirato su di se le antipatie a causa di alone misterioso intorno, allora si, diventa quasi impossibile. Con Avellino non sarebbe certo stato più semplice, questo no. Ma di certo si sarebbe giocato alla pari. Anche in questa gara, così come al forum poco tempo fa, qualche decisione arbitrale ha lasciato perplessi. Una su tutte. Non si spiega come mai Brindisi, che ha avuto circa 72 possessi, si sia presentata in lunetta solo sei volte. E non si spiega il perché di un fallo fischiato a Zerini che di fatto ha tolto mentalmente dalla partita l’intera New Basket. L’Enel ha ampiamente dimostrato di giocare alla pari con Milano, così come aveva fatto mesi fa. Evidentemente ai biancoazzurri manca qualcos’altro. Qualcosa di diverso da bravura, voglia di vincere e fortuna.
LA CRONACA
La New Basket parte bene, con Marcus Denmon in mostra. La guardia brindisina firma il parziale che mette avanti Brindisi per 7 a 0 prima e per 13 a 4 poi. Milano appare svogliata e confusa, sino a quando Brooks prende in mano la situazione. Ne nasce un break terrificante di 21 a 3 per i campioni d’Italia che chiudono il primo quarto sul 26 a 16. Nel secondo periodo è Harper ha rivelarsi un fattore. La guardia brindisina trascina i compagni in attacco e sopratutto in difesa e la New Basket è nuovamente in partita grazia anche ad un ottimo Eric che limita lo spauracchio Samuels. La bomba di Harper, manda le squadre al riposo sul 36 a 33. Al rientro, Pullen e Bulleri ribaltano la situazione con due triple e Banchi chiama time out. Si va avanti con un sostanziale equilibrio, con Brindisi che crea gioco è difende alla grande e con Milano che si affida ai soliti Brooks e Samuels, visto che Melli, Gentile e Hackett sembrano le loro controfigure. Kleiza sale in cattedra e realizza cinque punti in fila che pesano come un macigno.
Ma Brindisi ci crede ancora e Pullen prova ripetere le gesta del giorno prima. In totale controllo e con l’inerzia tutta dalla parte dell’Enel, ecco il fischio che non ti aspetti. Zerini recupera un pallone, un intervento pulito per tutti tranne che per gli arbitri. Episodio che regala a Milano due punti decisivi, con la New Basket che perde la testa ed esce dalla gara. Il finale è buono solo per le statistiche. L’Olimpia va in finale, per l’Enel tanti meritatissimi applausi.
Mettiamola così. Il vero rammarico non sta tanto nell’epilogo della semifinale. Sta tutto negli ultimi 25 secondi dei quarti di finale con Avellino e nella palla persa di Banks. È lì che la semifinale di Brindisi ha cambiato verso. Perché avere di fronte Milano di per se è già dura. Ma sopratutto perché avere di fronte una squadra come l’Olimpia che negli ultimi tempi ha attirato su di se le antipatie a causa di alone misterioso intorno, allora si, diventa quasi impossibile. Con Avellino non sarebbe certo stato più semplice, questo no. Ma di certo si sarebbe giocato alla pari. Anche in questa gara, così come al forum poco tempo fa, qualche decisione arbitrale ha lasciato perplessi. Una su tutte. Non si spiega come mai Brindisi, che ha avuto circa 72 possessi, si sia presentata in lunetta solo sei volte. E non si spiega il perché di un fallo fischiato a Zerini che di fatto ha tolto mentalmente dalla partita l’intera New Basket. L’Enel ha ampiamente dimostrato di giocare alla pari con Milano, così come aveva fatto mesi fa. Evidentemente ai biancoazzurri manca qualcos’altro. Qualcosa di diverso da bravura, voglia di vincere e fortuna.
LA CRONACA
La New Basket parte bene, con Marcus Denmon in mostra. La guardia brindisina firma il parziale che mette avanti Brindisi per 7 a 0 prima e per 13 a 4 poi. Milano appare svogliata e confusa, sino a quando Brooks prende in mano la situazione. Ne nasce un break terrificante di 21 a 3 per i campioni d’Italia che chiudono il primo quarto sul 26 a 16. Nel secondo periodo è Harper ha rivelarsi un fattore. La guardia brindisina trascina i compagni in attacco e sopratutto in difesa e la New Basket è nuovamente in partita grazia anche ad un ottimo Eric che limita lo spauracchio Samuels. La bomba di Harper, manda le squadre al riposo sul 36 a 33. Al rientro, Pullen e Bulleri ribaltano la situazione con due triple e Banchi chiama time out. Si va avanti con un sostanziale equilibrio, con Brindisi che crea gioco è difende alla grande e con Milano che si affida ai soliti Brooks e Samuels, visto che Melli, Gentile e Hackett sembrano le loro controfigure. Kleiza sale in cattedra e realizza cinque punti in fila che pesano come un macigno.
Ma Brindisi ci crede ancora e Pullen prova ripetere le gesta del giorno prima. In totale controllo e con l’inerzia tutta dalla parte dell’Enel, ecco il fischio che non ti aspetti. Zerini recupera un pallone, un intervento pulito per tutti tranne che per gli arbitri. Episodio che regala a Milano due punti decisivi, con la New Basket che perde la testa ed esce dalla gara. Il finale è buono solo per le statistiche. L’Olimpia va in finale, per l’Enel tanti meritatissimi applausi.