Mi piacerebbe tanto scoprire cosa frulla nella testa di quegli idioti che, nel corso della gare sia interne che esterne del Brindisi, continuano a dare sfoggio della propria idiozia lanciando oggetti in campo (aste, bottigliette, accendini, ombrelli etc.), con l’unica conseguenza di far multare quella che dovrebbe essere la squadra del cuore per migliaia e migliaia di euro.
Euro 2.500 di multa è il salto conto che il Giudice Sportivo ha presentato alla società di via Benedetto Brin per una bottiglietta e cinque accendini lanciati in campo durante la partita esterna contro il Gelbison Cilento: tenuto conto che i tifosi brindisini presenti in tribuna ospiti erano settanta e che fra questi, statistiche alla mano, i fumatori potrebbero essere una trentina al massimo, cinque di questi, contestando una qualche decisione arbitrale, hanno lanciato il proprio accendino in campo all’indirizzo dell’arbitro mentre uno, evidentemente non fumatore oppure con i cerini in tasca al posto dell’accendino, ha lanciato una bottiglia d’acqua.
Dello stesso tenore ed entità anche la multa comminata in occasione della partita interna contro il Potenza, il che vuol dire che quel poco che si riesce ad incassare per la vendita dei biglietti se ne va tutto in fumo per pagare queste sanzioni pecuniarie
Oltre alle multe, puntualmente pagate dal presidente Flora, sul Fanuzzi ora pende anche la spada di Damocle della diffida per recidiva nel lancio di oggetti in campo: il che vuol dire che alla prossima intemperanza, anche minima, scatterà la squalifica del terreno di gioco sicchè se uno di questi idioti, che meglio farebbero a rimanere chiusi in casa, magari seduti a tavola o sdraiati sul divano, si ripresentasse allo stadio per dare ulteriore sfoggio della sua idiozia nel corso della prossima partita interna contro la Cavese o nella successiva trasferta di Francavilla in Sinni, l’atteso derby col il Bisceglie in programma Giovedì santo si giocherebbe a porte chiuse con notevole danno non solo per le casse della società, ma anche per la squadra che non potrebbe contare sul sostegno del pubblico amico per vendicare il 3 a 0 subito nella gara di andata, sia per gli stessi tifosi biancazzurri che verrebbero privati della possibilità di seguire dal vivo le gesta sportive dei propri beniamini.
Sarebbe il caso che anche la società prendesse delle adeguate ed efficaci contromisure per cercare di impedire o quanto meno limitare i danni che questa gente, che si dice tifosa, al punto di recarsi anche in trasferta a centinaia di chilometri di distanza, ma poi non si comporta di conseguenza, apporta con questi comportamenti sconsiderati.
Alessandro Caiulo