
E venne il giorno dell’esordio allo “Juventus Stadium” di Torino, in questo momento il più importante stadio italiano di calcio, quello in cui la Vecchia Signora si avvia a vincere il quarto scudetto di fila: non una partita come tutte le altre per Marco Di Bello, 34 anni, brindisino, ormai considerato uno dei migliori fischietti italiani. Il designatore Domenico Messina gli ha affidato Juventus-Genoa.
Per un arbitro di calcio, in questo momento, dirigere una gara dei pluricampioni d’Italia, nel loro fortino, significa raggiungere un traguardo importantissimo nella carriera. I bianconeri finora li aveva seguiti una volta da bordo campo, come quarto uomo, nella trasferta di Sassuolo dello scorso ottobre. Ventuno le sue direzioni totali in serie A dall’esordio del 2012, due delle quali con il Genoa, entrambe nella stagione in corso.
Marco Di Bello è diventato arbitro nel 1999. La sua prima gara è stata il derby tra Cisternino e Fasano. Il 2 luglio 2014, dopo 52 partire arbitrate in serie B, è stato promosso in serie A e il 31 agosto ha esordito dirigendo Udinese-Empoli. Anche se non è ancora arbitro internazionale, il fischietto della sezione Aia di Brindisi è stato designato nella Four Nations Tournament Under 20 tra Svizzera e Polonia, e da IV Ufficiale nelle qualificazioni Under 21 tra Italia e Danimarca giocata a Matera.
Di Bello è noto anche fuori dal campo per la sua attività benefica. Recentemente è stato “tipizzato” come donatore di midollo osseo per l’Admo di Brindisi.
Per inciso, perfetta la direzione di gara anche allo Juventus Stadium. Di Bello è destinato a una grandissima carriera.