L’ottava meraviglia del Brindisi: poker a Francavilla con un uomo in meno

FRANCAVILLA IN SINNI 2
BRINDISI 4

FRANCAVILLL IN SINNI: Scalese, Marziale ( dal 75° Sperandeo), Pulci, Di Giorgi, Nicolao, Di Fiore, Lancellotti (dall’81° Mansour), Roselli, Pioggia (dal 65° Donadio), Aleksic, Picci. In panchina: Rana, Rossillo, Ranieri, Colpe, Marra. Allenatore: Ranko Lazic
BRINDISI: Pizzolato, Lorito (dal 46° Ivone), Raho, Ferrara, Mannone, Ciano, De Vivo, Varsi (dal 54° Lorusso), Loiodice, Ancora, Esposito (dall’87° Ascione). In panchina: Cattafesta, Dinielli, Pellegrino, Tagliente, Mastrogiacomo. Allenatore: Ezio Castellucci
Arbitro: Francesco Luciani di Roma, assistito da Davide Garofalo di Battipaglia e Vincenzo Montuori di Sapri.
Marcatori: al 29° Loiodice, al 34° ed al 42° Picci, al al 70° Ancora, al 75° Lorusso (Br) al 94° De Vivo.
Note: spettatori 800 di cui 150 provenienti da Brindisi

Il Brindisi riesce ad avere la meglio sull’avversario, sull’arbitro, sulla malasorte, ma anche su degli errori iniziali di formazione, grazie al carattere ed alla voglia di vincere della squadra, la capacità di apporre correttivi in corsa per rimediare ad errori iniziali da parte del tecnico Castellucci – e l’umiltà è un pregio di non poco conto per chi siede su una panchina di una sqaudra di calcio – ma anche grazie all’incitamento costante da parte dei tifosi per tutta la durata dell’incontro.
Il fatto che dopo l’iniziale vantaggio ci si è fatti raggiungere e superare per un gol su fuorigioco ed uno su rigore quanto meno generoso, la circostanza che due dei quattro gol siano stati segnati quando il Brindisi era in inferiorità numerica per l’assurda espulsione di Cristiano Ancora reo di aver troppo esultato in occasione della rete del pareggio, fanno si che quella di Francavilla in Sinni possa essere considerata una vera e propria impresa, rovinata da una mezza dozzina di tifosi avversari, un paio di dirigenti sinnici e qualche giocatore che se ne è andato fuori di testa che a fine gara hanno cercato la rissa intentando una sorta di caccia all’uomo, sedata prontamente dagli stessi calciatori biancazzurri, qualche persona di buon senso presente in tribuna nella quasi totale assenza di forze dell’ordine.
E’ un vero peccato perchè negli anni passati questa cittadina e la dirigenza di questa squadra si erano sempre distinte per ospitalità e sportività; evidentemente la pressione creata dalla troppa vicinanza alla zona play out non viene retta da qualcuno.
Veniamo, brevemente, alla cronaca della partita.
Per parecchi minuti le squadre si studiano senza affondare i colpi, al 20° ci prova dalla disranza Nicola Loiodice ma l’estremo difensore sinnico Scalese non ha alcuna difficoltà a sventare il tentativo. Nulla può, invece, il portiere di casa una decina di minuti dopo quando lo stesso Loiodice si accentra dalla sinistra e scaglia un velenosissimo tiro a girare che non gli lascia scampo e termina in fondo al sacco.
Il Francavilla ha una reazione esuberante e la difesa biancazzurra comincia a tremare con Lorito che non riesce a tenere il passo degli avanti avversari e Raho, anch’egli, in grande difficoltà.
In occasione della rete del pareggio l’ex Picci viene lasciato completamente solo a raccogliere un lancio di oltre quaranta metri e anche se la sua poszione probabilmente era di fuori gioco è inconcepibile che nessuno sia andato a chiudere su di lui che ha potuto con tutta calma sistemarsi la sfera per calciare a botta sicura in porta.
Al 40° ci prova Esposito a riportare in vantaggio i biancazzurri, ma Scalese fa buona guardia sulla sua conclusione di testa.
Grandissima corbelleria difensiva anche in occasione del calcio di rigore con Lorito che perde per strada Aleksic costringendo Ferrara ad un intervento goffo interpretato dall’arbitro come falloso, un piede appena all’interno dell’area di rigore: si incarica della trasformazione Picci che segna così la sua doppietta personale.
Si va al riposo sul 2 a 1 per i padroni di casa.
Al rientro in campo Castellucci comincia a porre rimedio agli errori iniziali sostituendo Lorito con Ivone e cominciando a far scaldare Lorusso per metterlo, pochi minuti dopo, al posto di un assolutamente evanescente Varsi.
Appena entrato Lorusso si viene a trovare a tu per tu con il portiere che, alla disperata, riesce ad intercettare con i piedi la sua conclusione ravvicinata, sul susseguente corner Scalese compie un autentico miracolo riuscendo a deviare la conclusione a botta sicura, di testa, di Ferrara.
La rete del Brindisi è nell’aria ed il suo profumo inebria i calciatori con la V sul petto in campo che moltiplicano le loro forze fino a stroncare la difesa avversaria.
Ci pensa al 25° della ripresa il sempre positivo Cristiano Ancora a mettere a segno la rete del pareggio sugli sviluppi di una rimessa laterale con una potente conclusione di sinistro dalla distanza che il portiere non riesce nemmeno a vedere.
Grande è l’esultanza in campo, sotto il settore ospiti, ma la cosa non è gradita dal direttore di gara che sfoga le sue frustrazioni sventolando il secondo cartellino giallo e, di poi, quello rosso, in faccia all’esterrefatto Ancora che non si capacita di una tale assurda decisione anche perchè, a dirla tutta, nel corso del primo tempo l’attaccante sinnico Anton Giulio Picci aveva esultato in maniera molto più scomposta rispetto a lui senza subire neanche un rimprovero verbale dall’arbitro.
Castellucci ordina ai suoi uomini, sebbene in inferiorità numerica, di continuare ad attaccare per cercare la vittoria e, dopo appena cinque minuti, ci pensa il baby Lorusso a riportare in vantaggio i biancazzurri svettando di testa su un traversone proveniente dalla sinistra ed inzuccando la sfera in maniera vincente.
Ciano davanti alla difesa ed Ivone sulla fascia di sua competenza, non lasciano passare più nessuno e, nel corso dei minuti di recupero, c’è tempo e spazio anche per la quarta rete biancazzurra: Lorusso si presenta a tu per tu con Scalese che lo atterra senza troppi complimenti e l’arbitro non può che decretare il più sacrosanto dei calci di rigore, non essendoci in campo più alcun rigorista si incarica della trasformazione l’under De Vivo che mette anche il suo sigillo sulla partita.
Grazie a questa vittoria, conquistata con merito e sofferenza, il Brindisi resta ad un punto dal Taranto e tre dal Potenza mentre l’Andria, sconfitto allo Iacovone, dista ora 9 punti.
Giovedì si torna in campo per la disputa della ventinovesima giornata di campionato ed ospite al Fanuzzi ci sarà il Bisceglie: batterlo significherebbe la pressoché certa qualificazione ai play off oltre che, un ulteriore passo verso la conquista del podio.
Alessandro Caiulo