Un Brindisi irriconoscibile perde con il Bisceglie e l’imbattibilità al Fanuzzi che durava da 25 mesi

BRINDISI 0 BISCEGLIE 1

BRINDISI: Cattafesta, Ivone (dal 71° Ascione), Raho, DeVivo, Ciano, Mannone, Varsi (dal 78° Lorito), Pollidori, Molinari, Esposito (dal 49° Lorusso), Loiodice. In panchina: Fornaro, Dinielli, Pellegrino, De Nisi, Mastrogiacomo. Allenatore: Ezio Castellucci

BISCEGLIE: Vicino, Lacriola, Esposito, D’Ancora, Gambuzza, Anaclerio, Khalil, Lanzolla, Lacarra, Zotti, Patierno (dal 78° Viscuso). In panchina: Di Castro, Marseglia, Evangelista, Abbinante, Acquaviva, Uva, Capriati, Chiaria. Allenatore: Claudio De Luca

Arbitro: Perrotti di Campobasso, assistito da Carrelli di Campobasso e Pedarra di Foggia.

Marcatore: al 42° D’Ancora

Spettatori: tremila circa di cui una cinquantina provenienti da Bisceglie

Cade dopo 25 mesi il fortino del Fanuzzi al termine di una gara caratterizzata dalla insicurezza del secondo portiere Cattafesta, gettato nella mischia per tentare di ovviare all’assenza per squalifica del portiere titolare Pizzolato, nonché della evanescenza ed inconsistenza dell’intero reparto offensivo, Molinari in testa, incapaci di produrre chiare occasioni da gol se si eccettua un salvataggio sulla linea su colpo di testa di Esposito quando il risultato era ancora sullo 0 a 0 ed un calcio di punizione di Molinari da posizione più che favorevole terminato un paio di metri fuori dalla porta nella ripresa.

Oltre al Bisceglie – per tre volte in questa stagione, fra Coppa Italia e campionato, vittorioso sul Brindisi – ad uscire vincitori da questa partita sono stati i tifosi biancazzurri, presenti in tremila sugli spalti del Fanuzzi nonostante la giornata feriale e che mai hanno fatto mancare l’incitamento alla squadra, sorda, evidentemente a questi stimoli esterni e che sicuramente non ha meritato gli applausi che a fine gara sono stati tributati più alla maglia che a chi l’aveva indosso.

E’ un vero peccato perchè il Taranto ed il Potenza hanno vinto fuori casa, i lucani, addirittura, nella tana della capolista Andria, per cui sarà dura per il Brindisi poter ancora aspirare ad una posizione migliore del quarto posto che attualmente occupa anche perchè alla fine del campionato mancano appena cinque giornate ed i giochi in testa da oggi sembrano escludere in maniera pressoché definitiva i biancazzurri messapici dal rush finale, mentre decisiva appare in chiave vertice della classifica la sfida di domenica prossima fra Taranto e Potenza.

Anche l’assenza di Ancora, più ancora che quella di Ciro Danucci, si è fatta sentire oltremisura in quanto il buon Cristiano è l’unico calciatore a disposizione di mister Ezio Castellucci dotato contemporaneamente di polmoni, di gambe e di cervello e di lui non se ne può fare proprio a meno. Brindisi vivo solamente nella prima mezzora di gioco, grazie alle giocate di Varsi il quale, purtroppo, non riusciva a dialogare con i compagni più avanzati, sempre nascosti o defilati, oltre che sopraffati, anche fisicamente, dai più prestanti difensori avversari.

Del tentativo di testa di esposito, dopo pochi minuti di gioco, respinto sulla linea da Khalil, ma ogni volta che il Bisceglie si proponeva in avanti il Brindisi sbandava paurosamente, complici le parate difettose di Cattafesta che, non riuscendo a bloccare la sfera dava sempre una seconda occasione di tiro agli avanti avversari. In uno di questi frangenti, a metà della prima frazione di gioco, Zotti riesce ad insaccare sulla corta respinta del portiere biancazzurro ma l’arbitro ravvisa una irregolarità ed annulla la rete.

Dopo la mezzora il Brindisi sparisce dal campo e sale in cattedra il Bisceglie che al 42° su azione nascente da corner, battuto a rientrare da Zotti, va in gol grazie alla deviazione di D’Ancora addirittura sul primo palo, quello di diretta competenza dell’estremo difensore. Si va al riposo sullo 0 ad 1 ed al ritorno in campo il Brindisi non riesce più nemmeno a proporsi in attacco, tant’è che nessun tiro finisce nello specchio della porta e nell’ultima mezzora nessun tiro viene nemmeno effettuato dagli avanti biancazzurri.

Nessun esito hanno le mosse che Castellucci ordina dalla panchina e Lorusso, Ascione e Lorito, subentrati rispettivamente ad Esposito, Ivone e Varsi , nulla aggiungono i neo entrati a quel poco che si era visto fino a quel momento. Il risultato, purtroppo, è lo specchio della partita, il Bisceglie utilitarista ha ottenuto con il minimo sforzo una vittoria di assoluto prestigio al Fanuzzi mentre il tanto decantato bel Brindisi ai primi caldi di primavera si è sciolto come neve al sole. Laconico a fine gara mister Castellucci: “Non abbiamo giocato bene, loro invece in maniera molto ordinata sono riusciti a vincere. Anche nel secondo tempo non siamo riusciti a scardinare la difesa del Bisceglie. Ci mancavano le forze e non avevamo le gambe giuste”.

Alessandro Caiulo