Fino ad ora i risultati positivi della squadra di calcio avevano nascosto o, comunque, allontanato gli spettri nebulosi sul futuro nonostante il presidente (o ex presidente) Antonio Flora avesse confermato a più riprese le sue intenzioni di abbandonare il proprio impegno calcistico rendendo note anche le sue dimissioni da ogni carica in seno alla società di via benedetto Brin, ma la cattiva prestazione dei calciatori con la V sul petto in occasione del derby interno contro il Bisceglie, costato al Brindisi la prima sconfitta al Fanuzzi dopo oltre due anni – con Flora presidente il Brindisi non aveva mai steccato in casa – ha proiettato immediatamente tutti quanti nel cosiddetto “dopo Flora” con tutti i quesiti e gli inquietanti interrogati su cosa può l’immediato futuro riservare al popolo biancazzurro, ormai stufo dello stato di continua incertezza che da vent’anni a questa parte arieggia sul calcio cittadino.
Alza forte la voce la Curva Sud Michele Stasi che esprime ancora una volta la sua preoccupazione per il futuro del calcio biancazzurro: “Il disimpegno del presidente Antonio Flora non lascia presagire nulla di buono. Avremmo gradito una chiusura diversa del suo rapporto con la città visto il momento importante che sta vivendo la squadra, ancora in corsa per la Lega Pro e quanto di buono fatto in questi tre anni. Tuttavia dobbiamo constatare per l’ennesima volta anche il totale disinteresse delle istituzioni locali. Nessuno si è preso la briga neppure di informarsi sullo stato di salute della società dopo la decisione di Flora di andare via. A differenza di quanto accaduto in tutte le altre piazze (tante) che stanno vivendo momenti difficili sul piano calcistico. Per questo chiediamo un incontro col sindaco di Brindisi Mimmo Consales al fine di capire se siano in corso operazioni di ricerca di nuovi investitori come stanno facendo altri primi cittadini in Italia. Dal canto nostro non faremo mai mancare il sostegno alla maglia in una stagione che può ancora regalarci grandi soddisfazioni.”
In attesa di conoscere anche le intenzioni di chi detiene la proprietà delle quote del Brindisi Calcio, staremo a vedere anche se il Primo Cittadino avrà tempo e voglia di impegnarsi in prima persona per garantire un futuro al sodalizio calcistico che, fra alti e bassi, da oltre cent’anni rappresenta la città in giro per l’Italia o se, come paventato da qualcuno, si preferisca troncare brutalmente con questa esperienza, favorendo magari la ripartenza da un campionato regionale attraverso una società che nulla abbia a che spartire con quella che detiene legittimamente il titolo sportivo che fu della gloriosa Brindisi Sport, abbandonando quest’ultima ad una morte certa.
Alessandro Caiulo