La Virtus Francavilla Calcio centra una fantastica tripletta: dopo aver vinto Coppa Italia regionale e campionato di Eccellenza, a Firenze, supera la Bustese (che non perdeva da 47 partite) e si aggiudica la Coppa Italia nazionale. Partita dominata con un risultato netto degli uomini di Calabro, che entrano nella storia del calcio francavillese. Apre le danze De Toma, al 14′ del primo tempo. Pareggiano dieci minuti dopo i lombardi con Gibellini. Nel secondo tempo non ce n’è per nessuno: doppio di Di Rito e Montaldi stendono i granata. Inutile il gol allo scadere di Romano, per il 4-2 finale.
PRIMO TEMPO – E’ la Virtus a rompere il ghiaccio con Biason che, ricevuta palla da Montaldi, si gira e tira in diagonale mandando a lato. Al 14′ il gol del vantaggio biancoazzurro. Sugli sviluppi di un calcio di punizione, la palla arriva a Liberio che mette al centro per De Toma, il quale di testa supera l’incerto Dall’Olmo. La reazione della Bustese è nei piedi di Anzano: la sua punizione dalla distanza termina lontano dai pali. Al 22′ Di Rito manca clamorosamente la rete del raddoppio mandando fuori di testa, da buona posizione, l’ottimo cross di Gallù. Gol mancato, gol subìto. Una delle regole non scritte del calcio fa capolino, al 24′, al ‘Bruno Buozzi’: bravo Anzano a rubare palla e lanciare nello spazio Gibellini che, dal limite, supera Iurlo in diagonale. I lombardi ci credono e un minuto più tardi Iurlo è provvidenziale su Mercorillo, neutralizzando la minaccia con i piedi. Alla mezz’ora si rivede la Virtus Francavilla Calcio. E’ Di Rito a travestirsi da assist-man per Montaldi che controlla ma angola troppo il destro, con la palla che termina sul fondo. Ultimi minuti di gara senza particolari sussulti: da annotare le conclusioni innocue di Anzano per la Bustese, e di Rescio per il Villa.
SECONDO TEMPO – Anche nella ripresa, la prima occasione porta la firma di Biason che impegna Dall’Olmo, il quale respinge la conclusione dell’argentino, con i piedi. Biancoazzurri che si scatenano. Al 7′ arriva il gol del sorpasso. Lancio di Biason per Di Rito che, in spaccata, beffa la difesa e supera l’estremo granata. Sette minuti dopo è l’altro argentino, Montaldi, a scrivere il proprio nome nella lista marcatori. Ripartenza biancoazzurra e palla al numero undici che si libera del diretto avversario con una finta e, con un diagonale millimetrico, punisce Dall’Olmo. Neanche il tempo di registrare i cambi dei neo entrati nelle fila granata, Lazi e bomber Romano, che al 21′ c’è l’apoteosi biancoazzurra. Errore in fase di palleggio difensivo granata e Di Rito è bravo ad intercettare la sfera: dai trentacinque metri, infila il numero uno avversario con una grande conclusione. Manca metà ripresa alla fine della partita ma per la Bustese sembra non essere sufficiente: la partita è saldamente nelle mani della Virtus Francavilla Calcio che, nel frattempo, ha fatto entrare Renato Bartoli per capitan Taurino e Villa per il bomber Di Rito. Il gol allo scadere di Romano addolcisce la pillola, per i lombardi, ma non è sufficiente ad avviare una vera e propria rimonta: la Virtus Francavilla Calcio è la quarta squadra pugliese a vincere il trofeo nazionale.
Impresa storica del club presieduto da Antonio Magrì che colleziona una fantastica tripletta, entrando di diritto nella storia del calcio pugliese e di quello dilettantistico nazionale. In Puglia, eguagliato il Casarano che aveva collezionato gli stessi risultati, con Antonio Calabro calciatore, nella stagione 2008-2009
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V. FRANCAVILLA C. – BUSTESE 4-2
Reti: 14’pt De Toma (VFC), 24’pt Gibellini (B), 7′ e 21’st Di Rito (VFC), 14’st Montaldi (Montaldi), 44’st Romano (B)
V. FRANCAVILLA C.: Iurlo, De Toma, Vetrugno, Galdean, Taurino (19’st Bartoli), Gallù, Liberio, Biason, Di Rito (28’st Villa), Rescio (43’st Bricca), Montaldi. All. Calabro.
BUSTESE: Dall’Omo, Scarcella (19’st Lanzi), Panzetta, Rota, Candiani (19’st Romano), Folcia, Gervasoni, Mavilla (27’st Calizzi), Gibellini, Mercorillo, Anzano. All. Cavicchia.
Arbitro: Fabio Pirrotta di Barcellona Pozzo di Gotto. Ass.ti: Davide Baldelli di Reggio Emilia e Alessandro Salvatori di Rimini. Quarto uomo: Maria Sole Caputi Ferrieri di Livorno
Note: Spettatori circa 2000. Ammoniti: Biason, Gervasoni, Gallù, Liberio, Bricca. Recupero: 2’pt; 5’st