Bisceglie-Brindisi, dentro o fuori: cominciano i playoff

Domani alle ore 16, allo stadio Gustavo Ventura, il Brindisi affronterà la sua bestia nera di questa stagione, l’unica squadra che è stata in grado di battere sempre i biancazzurri non solo in campionato ma addirittura anche in Coppa Italia, senza subire, fra l’altro, nemmeno una rete emettendone a segno ben sei. Per chi ama le statistiche e per gli scaramantici come anche per gli studiosi della meccanica quantistica, una situazione del genere non può perdurare in eterno per cui potrebbe essere giunto il momento di porre fine a questo ciclo negativo per iniziarne uno virtuoso, in barba ai pronostici ed anche a quelle che sono le effettive forse che, in questo momento, le due formazioni possono schierare in campo.

Persi, dopo La Fortezza, anche Pollidori, Ciano, De Vivo e Ascione, sostituiti con ragazzini prelevati dai campionati giovanili, gli effettivi a disposizione di mister Castellucci sono davvero, almeno numericamente, ai minimi termini, il che rende quanto mai problematico schierare in campo una formazione che possa non solo reggere la forza d’urto di Zotti e compagni, ma anche di scardinare la arcigna e muscolosa difesa avversaria, anche perchè, non lo dobbiamo dimenticare, in caso di pareggio anche dopo i tempi supplementari non si va ai rigori ma a qualificarsi alla fase successiva è la formazione di casa in quanto, classificatasi meglio al termine della fase regolare del campionato.

Ragion per cui il Brindisi non può essere attendista ma deve provare a fare la partita, senza scoprirsi troppo, ma cercando assolutamente e maniacalmente la via del gol fin dal primo minuto di gioco, affidandosi all’esperienza dei suoi frombolieri principi, Ancora e Molinari e sperando che Esposito, davvero deludente nelle ultime settimane, si svegli e ritrovi la via del gol che, nel 2015, lo a visto andare a segno solamente nel corso della memorabile partita interna contro il Potenza, sotto un acquazzone torrenziale e su un campo ai limiti della praticabilità, poi il nulla.

E’ davvero un peccato, anche, che l’inspiegabile silenzio stampa imposto dal presidente Vito Morisco e dal suo principale collaboratore Savino Daleno ai propri tesserati perduri e non si siano, per questa ragione, potute raccogliere le impressioni del tecnico e dei calciatori in vista di questo importante appuntamento sportivo che potrebbe segnare, in positivo, come in negativo, la stagione sportiva: se si vince si va avanti nelle eliminatorie al ritmo di una partita fuori casa ogni tre giorni, se si dovesse perdere o pareggiare, si chiudono i battenti con il rompete le righe e ci si preoccuperà solamente del futuro della società e delle imminenti scadenze per la partecipazione al prossimo campionato di serie D.

Mister De Luca, il tecnico biscegliese, dovrà fare a meno del solo difensore Anaclerio, stoppato dal Giudice Sportivo, mentre per il resto ha a disposizione l’intera rosa. Per i neroazzurri stellati la disputa dei play off è una vera e propria novità dal momento che in altre occasioni avevano sfiorato ma mai raggiunto questo prestigioso traguardo ed il patron Canonico ha fatto sapere a più riprese di avere tutte le intenzioni di percorrere fino in fondo questo insidioso cammino che potrebbe anche spalancare le porte ad un ripescaggio in serie C. Sul fronte opposto, in casa biancazzurra, sono tante e tali le nubi che oscurano il sole che è meglio pensare ad un passo per volta senza mai distogliere l’attenzione e lo sguardo dalle vicende societarie, dalle soluzione delle quali dipende, in gran parte, il futuro del calcio brindisino.

Sicuramente la qualificazione al turno successivo e, poi, magari, anche alla finale di girone in programma allo Stadio Iacovone di Taranto fra una settimana servirebbe a mantenere alta l’attenzione sul calcio e potrebbe anche agevolare una decisiva schiarita, in caso contrario ci si dovrà rimboccare immediatamente, già da domenica sera, le maniche e lavorare ad una soluzione percorribile per garantire quanto meno l’iscrizione al prossimo campionato di serie D. Saranno 300 – di più è impossibile per la limitazione dei posti disponibili – i supporter biancazzurri presenti domani pomeriggio alla Stadio Ventura, che non faranno mancare mai, nemmeno per un istante, il proprio sostegno ai ragazzi con la V sul petto, proprio come 300 erano i guerrieri opliti greci che alle Termopili imposero la prima sconfitta in battaglia allo sterminato esercito di re Serse di Persia, forte di oltre 70.000 soldati, a dimostrazione dei sorprendenti risultati che si possono ottenere, in barba ad ogni pronostico ed anche contro forze molto superiori da ogni punto di vista, quando si hanno a disposizione uomini molto motivati che si battono strenuamente in difesa dei loro colori contro tutti e contro tutto.

Alessandro Caiulo