Enel Brindisi, il sogno infranto. Reggio Emilia in semifinale

La New Basket Brindisi crolla malamente in gara 5 contro la Grissin Bon Reggio Emilia per 86 a 62 e chiude così la stagione 2014/2015.
La squadra di Bucchi regge due quarti, poi sprofonda in una crisi senza attenuanti e sotto i colpi dei soliti Lavrinovic e Kaukenas esce dalla partita già a metà terzo periodo. Dopo l’espulsione del tecnico brindisino per proteste verso alcune scelte arbitrali, la squadra si spegne mentalmente e smette di giocare, un black out inspiegabile che fa davvero male. Alla fine il punteggio parla di un negativissimo 86-62.
La stagione dell’Enel si conclude così quindi: c’è tanto rammarico per non aver chiuso i conti in gara 4 e soprattutto c’è molta delusione per aver disputato una gara cinque senza ne cuore ne anima.
Il bilancio resta tutto sommato positivo, la New Basket in questo anno ha addirittura migliorato i risultati della passata stagione, sfiorando sua l’accesso alle
Final Four di Eurochallenge che l’accesso alle semifinali scudetto.
Da domani si pensa già al futuro ed inizia a prendere forma il
progetto per la prossima stagione. Con molta probabilità ci sarà l’ennesima rivoluzione nel roster e probabilmente anche nello staff tecnico, visto anche il budget ridotto. Il contratto con Enel verrà rinnovato su base triennale ma a cifre ridotte. Insomma, una lunga estate calda e clamorosi colpi di scena sono davvero dietro l’angolo.

LA CRONACA- Primo quarto giocato senza nessuna paura da parte della New Basket Brindisi. È una squadra diversa,
molto diversa rispetto a quella vista due giorni addietro: tiri in ritmo, molta circolazione e tanta intelligenza, fanno si che l’Enel risponda ad ogni colpo della Grissin Bon. La squadra di casa si affida allo strepitoso stato di forma di Lavrinovic e Kaukenas, che da soli tengono in piedi l’attacco reggiano. Unica pecca degli ospiti va ricercata nella casella rimbalzo difensivi, sono troppi i secondi tiri concessi dal quintetto di Bucchi agli avversari. Si rivede (finalmente) James che a sprazzi fa riassaporare il fosforo che lo ha contraddistinto nei suoi anni biancoazzurri. E si rivede anche Bulleri, quando il pallone scotta c’è bisogno di campioni e il capitano sicuramente lo è. Turner entra dalla panchina e la mossa a sorpresa di questi playoff paga sempre benissimo.
Con il punteggio di 23-21 si apre il secondo periodo, Kaukenas e Silins firmano l’allungo di Reggio Emilia, in due minuti il tabellone segna un 30-23 per la squadra di casa. Silins infila un altra tripla clamorosa ma Denmon si inventa un gioco da tre punti di pura classe. Da registrare le quattro palle recuperate da Brindisi che consentono ai pugliesi di rimanere attaccati al match. Con due minuti da giocare, la Grissin Bon piazza un parziale che da il massimo vantaggio, 41-31 firmato tanto per cambiare da Kaukenas e Bucchi è costretto a chiamare time out per caricare i suoi. Ultimo possesso per Reggio che trova il tap in di Polonara allo scadere che segna il 46-34.
Terzo quarto che si apre con lo stesso identico filone dei periodi precendenti: troppi secondi tiri concessi a Reggio e in meno di un minuto la squadra di Menetti allunga sul 50-36. A Bucchi non vanno giù alcune scelte arbitrali e va tutte le furie ma la terna in grigio non perdona e allontana dal parquet l’allenatore della New Basket. La
squadra sprofonda a meno 21 e in campo regna il caos totale. Non c’è più testa, non c’è più cuore, non c’è più niente. Il quarto periodo serve solo alle statistiche, Reggio vola anche sul più 30 e con il PalaBigi in estasi, la
Grissin Bon vola verso la semifinale. Brindisi esce dai playoff a testa alta per quello che ha fatto nel corso dell’anno, ma di certo esce malamente da una gara cinque che non è mai stata in discussione. Finisce 86-62.
Fabrizio Campagnoli