MONOPOLI 3
BRINDISI 2
MONOPOLI: Mirarco, Lacriola, Colella, Camporeale, De Toma, Vetrugno, Laboragine (dall’80° Marini), Lanzillotta, Di Rito (dal 75° Corvino), Montaldi, Strambelli. In panchina: Serrano, Pinto, Disanto, Mastropasqua, Adeshokan, Cortese, Causio. Allenatore: Claudio De Luca
BRINDISI: Novembre, Iaboni, Liotti, Favia, Patti (dal 90° Tedesco), Cacace, Loiodice (dal 65° Albano), Marsili, Gambino, Pellecchia (dall’82° Greco), Fella. In panchina: Peschechera, Sicignano, Akuku, De Martino, Vantaggiato, Nass. Allenatore: Totò Ciullo.
Arbitro: Cenami di Rieti coadiuvato da Greco di Battipaglia e Manzolillo di Sala Consilina.
Marcatori: al 1° Di Rito (MO), al 9° Gambino (BR) su rigore, al 16°Montaldi (MO), al 20° Laboragine (MO), al 26° Gambino (BR).
Spettatori: 2.500, di cui 400 provenienti da Brindisi.
La verve offensiva di bomber Gambino, autore di altre due reti e di una prestazione maiuscola, non è sufficiente a controbilanciare le gravi defaiances dell’intero reparto arretrato brindisino e la poca lucidità del comparto di centrocampo ed allora il 3 a 2 finale anche se ingiusto per la mole di gioco mossa dai biancazzurri, tradottasi in uno sterile possesso palla, deve essere accettata come una salutare lezione che deve servire per il futuro a far capire ai calciatori che quest’anno vestono la maglia con la V che in serie D è molto più proficuo giocare con la clava piuttosto che con il fioretto.
Una volta trovatosi inaspettatamente in vantaggio grazie alle dormite difensive e ad una madornale ingenuità del portiere, al Monopoli è stato sufficiente ricorrere per un’ora ai trucchetti del mestiere delle perdite di tempo, dei palloni spariti e dei raccattapalle latitanti per incassare questi tre punti e confermare la maledizione del Veneziani che vuole il Brindisi mai vincente in campionato a Monopoli da 60 anni a questa parte.
Veniamo, brevemente, alla cronaca della partita: dopo appena una manciata dei secondi è il Brindisi a provare la conclusione a rete con fella, ma il pallone termina di poco fuori, nell’azione successiva un calcio di punizione sulla tre quarti viene battuto dal Monopoli almeno 10 metri più avanti, se ne incarica Laboragine che scodella in area e, mentre i difensori brindisini giocano a fare le belle statuine, da sotto misura insacca Di Rito.
La reazione brindisina è immediata e dopo appena cinque minuti l’arbitro fischia un calcio di punizione dal limite per un fallo su Loiodice, sulla battuta di Marsili fella viene atterrati in piena area e l’arbitro decreta il giusto rigore; si incarica della battuta bomber Gambino che con freddezza trasforma.
Al 16° accade l’imponderabile: Montaldo prova senza convinzione a tirare in rete, l’estremo difensore ospite Novembre è sulla palla ma la stessa gli sguscia e gli passa da sotto le gambe.
Il Brindisi avverte la botta e la difesa se ne va nuovamente in bambola quando, intorno al 20° Di Rito serve un pallone in mezzo all’area, l’unico ad inseguirlo è l’ex Laboragine che con un tocchetto facile facile supera nuovamente Novembre.
Il Brindisi, superato il momento di comprensibile shock si rigetta in avanti e trova il gol del 3 a 2 grazie ad una prodezza di Giuseppe Gambino che resiste alla carica di un avversario, entra prepotentemente in area e batte imparabilmente Mirarco con una spaccata aerea acrobatica difficile da vedere anche sui campi di serie A.
C’è ancora un’ora da giocare ed il risultato è recuperabilissimo.
Nell’ultimo quarto d’ora della ripresa il Monopoli bada solo a chiudere la via della porta al Brindisi che solo in una occasione, con Pellecchia, provano a sorprendere Mirarco.
Nella ripresa, con il vento a favore, ci si aspettava qualche cosa in più dal brindisi ma, complice l’atteggiamento ostruzionistico e rinunciatario del Monopoli si giocano ben pochi minuti effettivi di gioco; solo tardivamente si mette mano alla formazione per cercare di aumentare il potenziale offensivo del Brindisi facendo entrare prima Albano, al posto di un poco concreto Loiodice, poi Greco al posto di un inefficiente Pellecchia e solamente al 90° Tedesco al posto del difensore centrale Patti per l’ultimo disperato assalto alla porta del Monopoli ed è proprio di Tedesco, in pieno recupero, l’unica grossa occasione del secondo tempo, ma la sua conclusione terminando pochi centimetri a lato.
Al termine della gara il generoso e numeroso pubblico di fede biancazzurra applaude egualmente i suoi beniamini e li incoraggia, ma è evidente la delusione stampata in faccia a tutti sia in campo che sugli spalti.
Non c’è da fare drammi anche perchè è la prima sconfitta del Brindisi in questa stagione ed anche la prima sconfitta da che Antonio Flora ne è presidente e giunge dopo ben 15 risultati utili consecutivi.
Un vero peccato perchè il Brindisi perde contatto dalla vetta proprio alla vigilia del difficilissimo derby interno contro il Taranto, una partita che ora bisognerà vincere a tutti costi per risalire la china e non far scemare il sano entusiasmo che si è creato nuovamente in città attorno alla propria squadra di calcio, a meno che non ci si voglia accontentare di un mediocre campionato da comprimari.
Alessandro Caiulo