
Terminati tutti i campionati calcio, questo è il periodo che solitamente le tifoserie passano in relax in attesa dei primi rumors relativi alla nuova stagione che cominciano a fasi sentire intorno alla metà di luglio quando le società calcistiche si tuffano nel calcio mercato e si comincia ad organizzare il ritiro precampionato. Ma non così a Brindisi dove, con molta probabilità, a luglio non vi sarà più lo storico ed ultracentenario sodalizio calcistico a tener banco e a tener accese le speranze ed i sogni dei tifosi.
Troppi danni sono stati fatti in questa ultima stagione, in cui la società di via Benedetto Brin è rimasta pesantemente coinvolta nella inchiesta giudiziaria denominata dirty soccer, per poter sperare, sensatamente, che il Città di Brindisi possa avere ancora un futuro nel panorama calcistico non solo nazionale ma nemmeno regionale e la scure della Giustizia Sportiva non mancherà di abbattersi sul povero vecchio Brindisi stroncando definitivamente ogni residua speranza di sopravvivenza.
In questo contesto torna a farsi sentire la Curva Sud che affida ad un comunicato stampa il proprio pensiero ed il proprio disagio per il clima di smobilitazione che regna attorno al calcio cittadino e spera ancora in un intervento in extremis delle istituzioni cittadine per avallare un progetto di rinascita di questo sport: “La Curva Sud Michele Stasi esprime preoccupazione per il silenzio assordante che sta caratterizzando il futuro del calcio brindisino. Dopo gli scandali che hanno investito la società del Brindisi ci saremmo aspettati da rappresentanti istituzionali qualcosa in più di semplici frasi di circostanza o del classico ‘io lo sapevo’ o ‘lo avevo detto io’. Al momento, da quanto apprendiamo dagli organi di stampa, ancora nessun rappresentante istituzionale ha richiesto informazioni presso la FIGC sull’iter da seguire per la eventuale iscrizione di una nuova società ad un campionato. E non ci si venga a dire che esiste ancora una società perché almeno un sondaggio informatico sul ‘dopo Flora’ andava fatto.
“Nessuno della attuale o vecchia proprietà, Flora o Morisco per intenderci, si è degnato di fare un comunicato di scuse alla città (neppure adesso che sono tutti liberi ed il danno è rimasto solo a noi tifosi) e, soprattutto, per chiarire in che stato sia la ‘ssd città di Brindisi’ e quali siano le loro intenzioni. Al contrario, vediamo che altri soggetti coinvolti nell’inchiesta, in altre città, lo hanno fatto. Silenzio, silenzio e solo silenzio. E’ il 16 giugno e nessuno si pone il problema che si rischia seriamente di restare senza calcio. Ci chiediamo: ma questa città lo vuole il calcio? Gli amministratori vogliono che la città abbia una squadra di calcio? Ed allora perché non cercare di attuare quello che avevano sempre detto? Fare una nuova società con base brindisina? O dobbiamo pensare che lo scandalo calcioscommesse sia giunto a puntino e può essere usato come la definitiva scusa per chiudere definitivamente con questo sport?”
Alessandro Caiulo