
Il prolungarsi e la giusta priorità data dal Tribunale Federale Nazionale, presieduto dal giudice Artico, al processo sportivo che vede sul banco degli imputati il Teramo Calcio, neopromosso in serie B e che per aver “comprato” una partita decisiva per la vittoria del campionato rischia, ora, di essere spedito fra i dilettanti, fa slittare a domani il dibattimento del procedimento relativo al Brindisi Calcio e che vede fra gli accusati tutti i suoi ex dirigenti dal patron Antonio Flora, al figlio e vice presidente Giorgio Flora, dal Direttore Sportivo Vito Morisco al collaboratore Savino Daleno.
E non è tutto, la F.I.G.C. ha fatto sapere ufficialmente che le relative sentenze saranno pubblicate e rese note solamente il prossimo 17 agosto e da quel momento cominceranno a decorrere i termini per presentare l’eventuale appello finalizzato a tentare di mitigare la sentenza di condanna, qualora dovesse stabilire qualcosa di più punitivo rispetto alla retrocessione nel campionato regionale di Eccellenza, il giudizio di appello dovrebbe celebrarsi a fine mese.
Domani, pertanto, si conosceranno quelle che saranno le richieste della Procura Federale ma non l’esito del giudizio.
Ancora cinque giorni di passione e calvario per i supporter biancazzurri prima di conoscere la decisione del giudice di primo grado che, ironia della sorte, verrà resa nota proprio lo stesso giorno in cui, a Palazzo Nervegna, alla presenza del Sindaco Mimmo Consales e dell’Assessore allo Sport Antonio Ingrosso, si incontreranno il presidente del Brindisi Gilberto Niccoli ed alcuni imprenditori intenzionati a collaborare con il sodalizio calcistico, prima fa tutti la Meleam SPA la quale, secondo voci insistenti, sarebbe addirittura intenzionata ad acquisire in proprietà le quote societarie.
Alessandro Caiulo