Procura federale durissima con il Brindisi: si rischia di ripartire dalla Promozione

E’ andato giù duro il Procuratore Federale Stefano Palazzi che, al termine della requisitoria nel processo per illecito sportivo in corso a Roma nei confronti della Ssd Calcio Città di Brindisi, ha chiesto, ai sensi di quanto previsto dall’art.18 lettera i) ha chiesto l’esclusione del sodalizio messapico dal campionato di competenza, con assegnazione da parte del Consiglio Federale ad uno dei campionati di categoria inferiore, nonché 10 punti di penalizzazione.

È questo il conto salatissimo che l’organo inquirente ha presentato per le combine di Brindisi-San Severo e Pomigliano-Brindisi, per cui la società adriatica è chiamata a rispondere per responsabilità diretta, oggettiva, presunta ed aggravata, per gli illeciti sportivi contestati ad Antonio e Giorgio Flora, a Savino Daleno, Vito Morisco ed altri soggetti tesserati di società diverse, come Antonio Ciccarone ed il portiere under del San Severo Carotenuto. Se lunedì 17 agosto il Tribunale Federale Nazionale, presieduto dal giudice sportivo Fabio Artico, dovesse sposare appieno la tesi accusatoria il destino ed il futuro del Brindisi, ferma restando la possibilità di proporre immediata impugnazione alla Corte Federale d’Appello, sarebbe nelle mani del Consiglio Federale che dovrà decidere da quale campionato regionale – Eccellenza o Promozione – far ripartire il calcio brindisino.

La linea dura della Procura Federale in questo primo ramo processuale del dirty soccer, non si è accanito solo nei confronti del Brindisi, ma pene esemplari sono state richieste nei confronti di tutte le società coinvolte e, anche se in questo caso non si può invocare il principio del “mal comune mezzo gaudio” è emersa le ferma volontà dell’organo inquisitore ed accusatorio federale, di stroncare ed eliminare la corruzione ed il malaffare dal calcio italiano, usando il pugno di ferro. Ai supporter brindisini non resta che aspettare ancora qualche giorno confidando nella clemenza della Corte, che, cioè, le pene che verranno irrogate non siano talmente dure da stroncare il tentativo in atto di rinascita del calcio biancazzurro.

Alessandro Caiulo