Brindisi Calcio, Consales ci vuole provare sino in fondo e richiama all’unità

Nemmeno in punto di morte il povero Brindisi Calcio sembra trovar pace e le ultime immagini della vita terrena che conserverà nell’eternità sembrano dover essere quelle della sgradevole scena dei suoi aspiranti eredi litigare tra loro attorno al suo letto di morte.
L’ultimo e, forse, l’unico momento di unità che si è vissuto negli ultimi anni attorno alla locale squadra di calcio è stato il 10 luglio scorso quando, grazie ad uno sforzo comune si riuscì, sul filo di lana, a racimolare quanto necessario per iscrivere la squadra al campionato di serie D pur nella consapevolezza che, nella migliore delle ipotesi, il Giudice Sportivo avrebbe decretato la retrocessione nel campionato regionale di eccellenza.
Già la sera di quello stesso giorno si cominciò a litigare sui meriti di quella che incautamente e con troppo ottimismo era già stata definita dai diretti interessati come la salvezza del Brindisi e da allora è stato caos totale, trame oscure, mancanza di chiarezza , dialogo e trasparenza addebitabile a tutte quanti le componenti in ballo in una sorta di continuo “futticumpagni” che ha fatto perdere completamente di vista la realtà delle cose e l’unico obiettivo da perseguire, cioè la continuità della storia calcistica brindisina.
Il Primo Cittadino Mimmo Consales che, dopo la definitiva uscita di scena di Flora, ha dato la sua ampia disponibilità ad impegnarsi per un progetto serio, duraturo e soprattutto unitario che potesse portare alla rinascita del calcio biancazzurro, è stato per lungo tempo pressocchè snobbato dalle parti in causa, sino al punto che il tanto decantato mister X che per settimane si è fatto attendere come un messia non solo non si presentò all’appuntamento dello scorso 28 luglio a Palazzo Nervegna, ma poi scomparve definitivamente dalla scena senza che si sia mai saputa non solo la sua identità ma la sua effettiva esistenza.
E non è tutto: il 17 agosto scorso, sallirono i gradini di Palazzo Nervegna, in una apparente ritrovata unità, i collaboratori del Brindisi Calcio, guidati da Gilberto Niccoli, i membri del direttivo della associazione per Brindisi ed il signor Bacco da Battipaglia in rappresentanza della Meleam spa, una azienda di Bitonto che sta cercando di estendere la sua attività anche nel territorio di Brindisi, nonostante le rassicurazioni date al Primo Cittadino che a brevissimo sarebbero tornati ad incontrarlo per mettere a punto i dettagli dell’operazione che doveva portare all’acquisizione delle quote ed al salvataggio del titolo sportivo, da quel momento in poi si è tornati ai giochetti delle operazioni sottobanco, delle dichiarazioni equivoche e contraddittorie, delle scritture segrete e non vincolanti che lasciano il tempo che trovano e quant’altro potesse aggiungere confusione al caos già esistente.
Consales, sfruttando all’uopo il contatto diretto con i tifosi brindisini garantito dalla bacheca del calcio di Brundisium.net, una sorta di bar virtuale dello sport dove chiunque può dire la sua, ha richiamato ripetutamente all’unità, alla trasparenza, rinnovando la sua disponibilità ad attivarsi in prima persona anche presso gli organi federali purchè ci si faccia avanti in maniera unitaria e con un progetto supportato dall’imprenditoria anche locale, arrivando a diffidare dalla spendita del suo nome quanti, evidentemente, spacciandosi per eredi designati e portavoce del Primo Cittadino senza esserlo, stavano agendo nell’ombra per chissà quali biechi obiettivi.
Tempo per rimediare agli errori fino ad ora commessi ce ne è davvero pochissimo: lunedì 31 agosto si riunisce il Consiglio federale per decidere il destino del calcio brindisino: da quale categoria, cioè, si deve ripartire dopo l’esclusione dal campionato di serie D decretata dal Tribunale Federale: per allora o una nuova società che si costituisca in poche ore con l’avallo del sindaco della città oppure la vecchia società con un nuovo assetto e la disponibilità economica non solo per affrontare il campionato di destinazione ma anche la debitoria pregressa dovrà farsi trovare pronta anche perchè la stagione agonistica 2015/16 è alle porte e fra pochi in giorni si dovrà scendere in campo con una squadra che, al pari della società, ancora non esiste e, a questo punto, si teme che mai esisterà.
Alessandro Caiulo