Impiantistica sportiva, Comune a rilento. Il rischio di un’altra agonia per le società

Brindisi nel 2014 è stata insignita del titolo di Città Europea dello Sport e nel corso di tale anno si sono svolti diversi eventi che hanno dato lustro alla città, dalla Feder Cup di Tennis alla Supercoppa Italiana di Pallavolo Maschile, dalla Motonautica alla Vela e molte società sportive brindisine hanno avuto modo di contribuire allo svolgersi di tali eventi mettendo a disposizione la loro organizzazione e la loro passione nella non celata speranza di poter godere in futuro di una disponibilità, dal punto di vista dell’impiantistica sportiva, più consona alle varie necessità.

Di recente, come accade ogni anno, l’Amministrazione Comunale con i suoi uffici ha indetto il bando per l’assegnazione degli spazi orari per gli allenamenti e per gare per le varie società sportive regolarmente affiliate alle Federazioni di appartenenza, il CONI Provinciale con l’impegno del Suo Presidente il dott. Nicola Cainazzo il 3 Settembre u.s. ha tenuto una riunione con i Presidenti Provinciali delle Federazioni e il Dirigente Comunale dott. Nicola Zizzi, per cercare di suggerire e di stilare un regolamento che potesse consentire un utilizzo dell’impiantistica sportiva comunale più omogenea, imparziale e logica possibile.

Tutto faceva presagire che finalmente per questa stagione sportiva si potesse partire con il piede giusto, assegnando prima gli orari provvisori per poter permettere l’inizio delle attività e subito dopo, alla luce di una più particolareggiata disamina delle richieste pervenute, si potessero stilare gli orari definitivi che tenessero in debita considerazione l’effettiva attività sportiva svolta dalle diverse società nella stagione precedente oltre che, ovviamente, il programma, documentato, delle attività da effettuare durante la stagione in corso debitamente avallate dalle Federazioni di appartenenza e, invece, a distanza di oltre un mese dalla riunione programmatica ancora non si vedono i frutti di questo incontro e ci si comincia ad interrogare seriamente, fra gli addetti ai lavori, se ci si sta muovendo davvero in questa direzione e se la macchina comunale, assieme alla fantomatica Commissione allo sport cittadino, stiano affrontando adeguatamente questa problematica, che pur sembrando banale, rispetto ai tanti problemi che attanagliano la città, potrebbe essere risolta in maniera soddisfacente per tutti.

La collaborazione delle Federazioni Provinciali appare determinante in questa fase, proprio per evitare il ripresentarsi di situazioni spiacevoli, con società impegnate realmente nei campionati federali che vengono escluse a beneficio di società fantasma che fanno sport solo per scopi personali, senza partecipare ad alcun campionato ufficiale e così facendo tolgono spazi vitali a quelle società che effettuano le loro attività in ossequio alle disposizioni delle varie Federazioni. Si tratta di un tema molto sentito e discusso che, anche alla luce della citata riunione dello scorso 3 settembre, merita adeguate e concrete risposte.

Alessandro Caiulo