Gran Canaria fortissima ma Enel Brindisi inguardabile: brutta sconfitta in Spagna

GRAN CANARIA-ENEL BRINDISI 103-76

Gran Canaria: Pangos 11, Oliver 7, Savane, NLIL3T8yOKI0eewley 9, Salin 20, Baez 2, Pasecnicks 4, Pauli 6, Rabaseda 5, Omic 12, Kuric 18, Aguilar 9. All. Garcia Reneses
Brindisi: Banks 8, Scott 20, Cournooh 6, Harris 5, Cardillo, Milosevic 7, Gagic 10, De Gennaro n.e., Zerini 2, Marzaioli 2, Kadji 16. All. Bucchi
Parziali: 31-13, 50-35, 77-52, 103-76
Arbitri: Papapetrou, Silva, Bardera

La New Basket Brindisi crolla nella terza giornata di Eurocup perdendo contro l’Herbalife per 103 a 76 restando ancora a secco di vittorie nella competizione. Davvero troppo forti gli spagnoli allenati da coach Aito ma l’Enel ha mostrato segnali davvero preoccupanti.
Gran Canaria, piccolo Brindisi. Si può riassumere così la brutta serata europea della squadra italiana. È vero, l’Herbalife di sicuro è una squadra molto forte e ben allenata, con tanti talenti a disposizione e la sconfitta ci può anche stare. Quello che non è comprensibile è l’atteggiamento che i biancoazzurri hanno avuto in campo nell’arco dei quaranta minuti. Di certo l’assenza di Reynolds pesa ma a questo punto non è il male assoluto. Perché tante palle perse banali sintomo di poca concentrazione, tante e troppe disattenzioni difensive, hanno poco a che fare con la mancanza del play americano. La New Basket ha mostrato insicurezza e mancanza di idee, sulla falsariga della gara persa con Trento insomma. È proprio come tre giorni fa, il primo quarto è stato decisivo per le sorti della gara. In più , stavolta anche la difesa ha lasciato abbastanza perplessi. Non c’è dubbio che l’Eurocup sia una vetrina prestigiosa ma partite del genere contro squadre del genere qualche dubbio sull’utilità della partecipazione lo lasciano eccome.

MVP – Sasu Salin. La Finlandia sono diversi anni che sforna talenti. Salin è uno di questi. Non un tiro forzato, non una giocata banale. Ha fatto notizia solo quando ha sbagliato un paio di tiri. Glaciale.

La Cronaca

Bucchi cambia ancora quintetto rispetto alla gara di tre giorni fa con Trento. In campo ci sono Cournooh, Cardillo e Banks e come lunghi la coppia Kadji – Gagic.
L’avvio sembra essere buono per la formazione italiana, con Cournooh che segna il primo canestro dell’incontro. Gran Canaria però  ci mette meno di due minuti a far capire perché è in testa alla Liga Endesa: la squadra di coach Aito manda in totale confusione la squadra di Bucchi la quale fa una fatica tremenda sia sul lato offensivo che su quello difensivo. L’Herbalife è in totale controllo con Salin, Kuric e Il giovanissimo Pauli (classe 1994) in mostra. Il coach dell’Enel le prova tutte, mandando anche Marzaioli in campo per dare un po di ordine ad una squadra completamente fuori controllo, tanto da andare al primo mini riposo sul 31-11.
Nel secondo quarto il copione resta lo stesso con Gran Canaria che gioca in scioltezza e Brindisi che non trova la via del canestro per ben tre minuti. Una volta toccato il fondo, l’Enel riesce ad alzarsi e l’impennata d’orgoglio brindisina riduce lo svantaggio arrivando anche al meno 11. Vero è che il ritorno in partita della New Basket coincide con un calo delle percentuali dell’Herbalife. Appena Salin decide che è il caso di rimettere le cose a posto, piazza un paio di triple che fanno sprofondare nuovamente Brindisi sul 50-35, con cui si va negli spogliatoi per la pausa lunga.
Il terzo periodo inizia così come era finito il quarto precedente,
con la coppia Salin&Kuric che insieme tirano con l’80% da tre punti. La New Basket continua ad attaccare in maniera improvvisata: anvolte ci prova Kadji altre volte Cournoh, altre volte è il turno di Banks a mettersi in proprio ed inventare qualcosa. Il grave problema di Brindisi però è un altro ed è più preoccupante. La difesa è scarica e deconcentrata, a gente come Pauli, Salin e Kuric non si può concedere tanta grazia. A metà quarto il tabellone parla di un Herbalife avanti per 63-47. Bucchi tenta anche la difesa a zona 3-2 ma la squadra di Aito è una macchina da canestri e allunga nuovamente sul più 25.
Il solo Durand Scott prova a fare quel che può, ma l’Herbalife Gran Canaria mostra ancora i muscoli finendo la partita in crescendo e sfiorando un incredibile 50 per cento da tre punti di squadra. Finisce con un eloquente 103- 76.

Fabrizio Campagnoli