Torna un trofeo internazionale di match race nelle acque dello Stadio del Vento, nel porto medio di Brindisi, con nove equipaggi già iscritti pronti a sfidarsi nel prossimo fine settimana. I flight (voli), come sono definite tecnicamente le regate uno contro uno del match-racing, si svolgeranno dalle 9 del mattino sino all’imbrunire di sabato 5 e domenica 6 dicembre, sino alla finalissima tra i primi due team qualificati.
I duelli, al timone dei J22 del Circolo della Vela Brindisi, organizzatore del trofeo, potranno essere seguiti da appassionati di vela e curiosi (evento raccomandato per gli amanti della fotografia) dal pontile principale del Marina di Brindisi oppure dalla sponda del castello alfonsino se accessibile, con le barche a poche centinaia di metri. Al “Christmas Match Race”, evento di grado 3 Isaf, che ha come main sponsor quest’anno iSkilled, una piattaforma di e-learning, sono già iscritti i timonieri Anttti Lutha, Finlandia; Maxime Mesnil, Francia; Arpad Litkey, Ungheria; Julian Kircher, Austria; Armano Miele, Italia; Valerio Galati, Italia; Alberto Pardini, Italia; Niki Vescia, Italia; Piero Mattioli, Italia. Venerdì molti degli equipaggi saranno già a Brindisi per provare barche e campo di gara. Nella stessa giornata arriveranno anche i giudici di regata, che nel match-racing si chiamano umpire, come in Coppa America. Sono Alfredo Ricci, a Brindisi in altri trofei e in occasione di campionati italiani femminili e under 19 di match race, pugliese, già umpire in America’s Cup e attualmente selezionato come arbitro olimpico per Rio 2016. Ricci sarà affiancato da un arbitro proveniente dall’Estonia, anche questi indicato dall’Isaf (la federazione velica internazionale), e dagli altri giudici di regata pugliesi Elisa D’Ippolito di Ugento e Michelangelo Sgherza di Bari.
Il presidente del comitato di regata è Vito Moretti. Sabato sera cena ufficiale degli equipaggi, dei giudici e degli organizzatori con il presidente del Cv Brindisi, Teo Titi, in un ristorante cittadino, mentre domenica, dopo la premiazione, pasta al forno, panettone e spumante per gli equipaggi sempre al Marina di Brindisi, dove ha sede il Circolo della Vela. Per semplificare l’illustrazione di un flight di march race, va detto che si svolgono come le regate di Coppa America, uno contro uno, e con un regolamento diverso da quello delle prove di vela d’altura. Contano moltissimo le conoscenze del regolamento, quasi quanto l’abilità di timoniere ed equipaggi, nell’interpretare e condurre la gara. In pratica perde chi commette più errori, e lo scopo è proprio quello di indurre l’avversario a commettere infrazioni o manovre errate, soprattutto in partenza.
Gli umpire infatti sono lì a due lunghezze o anche meno, a bordo di un battello che si colloca a poppa delle due barche in regata e ne seguono ogni mossa per annotare le penalizzazioni o raccogliere i reclami che vengono segnalati con apposite bandiere. Gli spettatori, a Brindisi, nei flight eliminatori vedranno anche quattro barche in acqua contemporaneamente, ma in realtà si tratterà di due diversi flight che si svolgono parallelamente ma a distanza per ragioni di tempo, perché ognuno degli equipaggi in due giorni dovrà incrociare le armi con tutti gli altri. I timonieri, partecipando agli eventi di match race in giro per l’Europa (o per il mondo, nel caso dei professionisti di questa specialità), acquisiscono punteggi in un ranking internazionale di specialità, quasi come nel tennis. Vitale, nel match racing, è quindi il ruolo degli sponsor per la copertura almeno parziale delle spese.