ENEL BRINDISI 86
CANTU’ 68
Parziali: 26-14, 43-34, 65-48, 86-68
Enel Brindisi: Banks 11, Reynolds 13, Scott 20, Cournooh 8, Harris 2, Cardillo, Milosevic 10, Fusco n.e., Gagic 7, Zerini 9, Anosike 6, Marzaioli. Coach: Bucchi.
Vitasnella Cantù: Ukic 11, Abass 6, Heslip 16, Zugno, Wojciecjovsky, Cesana, Johnson 14, Tessitori, Fesenko 12, Hodge 9. Coach: Bazarevich
Arbitri: Taurino, Sardella, Bettini
La New Basket Brindisi demolisce l’Acqua Vitasnella Cantù per 86 a 68 e infila così la terza vittoria consecutiva. Una vittoria che vale doppio, considerato il fatto che è arrivata contro una diretta concorrente per l’accesso ai playoff. E’ stata una serata per certi versi magica, quella del PalaPentassuglia. L’Enel ha disputato una partita perfetta sotto tutti i punti di vista. In attacco è stata bella e spettacolare mentre in difesa è stata attenta e concreta come dimostrano i soli 68 punti concessi alla corazzata russo-canturina. Patron Gerasimenko, presente nel parterre con una maglietta a maniche corte, ha scosso spesso la testa davanti alla prestazione dei suoi.
Una favolosa Enel dunque, una squadra che oltre a ottenere la terza vittoria in fila cresce partita dopo partita e trova sempre più convinzione nei propri mezzi. La cosa che fa riflettere è che in soli 30 giorni ogni elemento ha innalzato il livello delle proprie prestazioni. Capitan Zerini è stato eroico contro il gigante Fesenko ed ha chiuso la gara con 9 punti e 7 rimbalzi. Scottie Reynolds ha ricoperto le vesti di prestigiatore, andando in doppia doppia grazie ai 13 punti e 10 assist. Durand Scott è stato travolgente nel terzo quarto, quando con 9 punti in fila ha spaccato in due la gara. Altra sorpresa la prova Milosevic che ha anch’esso chiuso la partita con una doppia cifra realizzata. Cantù invece ha deluso parecchio. Tanti suoi attori sono stati protagonisti di una prova negativa a tratti inguardabile. Gente come Hodge, Johnson e Ukic sono stati mediocrì per tutti e quaranta minuti. E questa mediocrità ha trascinato la squadra ad una prova incolore. Heslip e Fesenko gli unici a dar fastidio ai biancoazzuri. Di sicuro gli uomini di Bazarevich hanno sbagliato l’approccio alla gara, contro questa New Basket serviva molto, ma molto di più.
Insomma, un Enel cosi era difficile da immaginare sino a poco tempo fa. Ora per un Enel così è difficile immaginare quale può essere il traguardo da raggiungere. Adesso si che sognare è lecito.
MVP- Difficile scegliere un nome tra Scottie Reynolds e Durand Scott. Il primo ha chiuso in doppia doppia, con 13 punti e 10 assist. In campo aperto è andato a nozze ed ha fatto vedere alcune giocate a cinque stelle extra lusso. Il secondo si è reso protagonista di un terzo quarto impressionante. Praticamente da solo sepolto Cantù con 12 punti personali dei 22 di squadra. Serata incredibile per tutti e due.
LA CRONACA – Primo quarto che si apre con Andrea Zerini protagonista. E’ il capitano biancoazzurro che firma da solo il primo parziale della gara grazie a due rimbalzi offensivi e una tripla. Cantu oltre a soffrire sotto i tabelloni mostra troppa incertezza in attacco e Brindisi ne approfitta in campo aperto con un Reynolds ispiratissimo. In soli otto minuti il numero uno mette a referto sei punti e quattro assist per la gioia di Anosike e Banks e di tutti i tifosi del PalaPentassuglia. Il punteggio parla chiaramente di un Enel in grande forma, come dimostrano i 24 punti segnati in un quarto. Nel secondo periodo, prosegue lo show dell’Enel. La difesa di Cantu lascia spesso a desiderare ed anche i neo entrati Cournooh e Gagic colpiscono da sotto canestro. La New basket gioca sul velluto, ha le idee chiare in attacco e soprattutto in difesa riesce a fermare i vari Hodge e Johnson. Il coach dell’Acqua Vitasnella, finalmente trova il quintetto giusto per mettere a segno un parziale che riduce le distanze. E’ Brad Heslip l’uomo più incisivo di Cantù : con due triple e un canestro da sotto riporta i compagni sotto la doppia cifra di svantaggio (38-30). Brindisi reagisce alla piccola spallata e con Milosevic e Scott tenta il nuovo allungo prima dell’intervallo. Gli ospiti invece basano il loro attacco sul gigante ucraino Fesenko, il solo a tenere a galla i compagni. I canestri dell’ex Utah Jazz non bastano però ad avvicinarsi alla New Basket ed il secondo quarto termina con un 43 a 34 per i biancoazzurri. Al rientro in campo, coach Bazarevich mischia le carte, disponendo una difesa a zona molto adeguata. Ma la veemenza con cui è scesa in campo l’Enel lascia poco spazio a qualsiasi alchimia tattica. Brindisi continua a correre che è un piacere mentre Durand Scott entra in una vera e propria trance agonistica, realizzando da solo un 9-0 di parziale. Cantu trova sempre in Heslip l’uomo della provvidenza ed ancora una volta la guardia americana riporta i compagni sotto la doppia cifra di svantaggio grazie ai tiri dalla lunga distanza. I padroni di casa dimostrano una mentalità solida e concreta e non appena gli ospiti accennano a riaprire la gara, i vari Harris, Cournooh e Zerini tolgono le speranze di rimonta. Con diciassette punti di vantaggio (65-48) inizia il quarto e ultimo periodo e ancora una volta va in scena il Reynolds&Scott show. I due regalano perle di una bellezza disarmante, mandando il pubblico in estasi. Brindisi gioca davvero bene e quando la squadra di Bucchi va in campo aperto è davvero un piacere per gli occhi. Cantù dal canto suo non ha neanche tentato di rientrare in partita, i canestri di Johnson e Hodge ( inguardabili le loro prove) servono solo al tabellino personale. La terza vittoria di fila, per l’Enel è cosa fatta.
All’uscita dal palasport i giocatori di Cantù e il presidente Gerasimenko sono stati pesantemente contestati dai tifosi giunti da Cantù e che hanno rinforzato l’ormai storico gemellaggio con la curva brindisina.
Fabrizio Campagnoli
(Foto Vincenzo Tasco)