Enel Brindisi sconfitta da Capo d’Orlando: ora i playoff si allontanano

ENEL BRINDISI-CAPO D’ORLANDO 69-70

Brindisi: Banks 17, Calamo, Scott 14, Cournooh 9, Harris 12, Cardillo, Milosevic 7, Trotter, Gagic 1, Zerini 5, Anosike 4, Marzaioli. All. Bucchi
Capo d’Orlando: Galipò, Stojanovic 5, Basile 6, Laquintana, Perl 4, Nicevic 8, Boatright 23, Jasaitis 6, Munastra, Bowers 13, Oriakhi 5, Nankivil. All: Di Carlo
Parziali : 24-20; 43-37 (19-17); 54-52 (11-15); 69-70 (15-18)

La New Basket Brindisi perde in casa contro Capo D’Orlando per 69-70 e mette seriamente in discussione l’accesso ai playoff.
Un terzo quarto nettamente al di sotto delle attese e un quarto finale in preda alla paura, hanno consentito ad un ottima Betaland (priva di Ilievski e Laquintana) di avere la meglio e fare un passo decisivo verso la salvezza.
Continua dunque il periodo negativo dei biancoazzurri: dopo la brutta gara con Varese, paradossalmente l’Enel ha mostrato un ulteriore involuzione sotto tutti punti di vista. Solo Banks, Scott ed Harris si salvano dal naufragio. La vittoria di Capo D’Orlando ha due attori principali, Boatright e il coach Di Carlo. L’americano ha atteso che la gara andasse da lui e quando i due si sono incrociati ha chiuso l’incontro con canestri decisivi, alla fine 23 punti per lui. Di Carlo invece ha avuto il merito di azzeccare la staffetta su Banks, dando molti minuti al giovanissimo Perl ottimo in difesa e autore del canestro decisivo. Ha perso dopo pochi minuti Stojanovic e di fatto è rimasto senza playmaker. Il coach ha giustamente predisposto una zona molto adeguata ed i fatti gli hanno dato ragione. Ma sopratutto ha avuto gli attributi di far sedere Bowers con tanto di urla in faccia, scelta che alla fine si è rivelata decisiva.
Ora l’Enel avrà un mese d’inferno, con gare difficilissime da affrontare (Reggio, Milano, Torino, Caserta e Cremona). Probabilmente il treno playoff è passato questa sera e ci vuole davvero un impresa per riprenderlo alla prossima fermata. Sempre se ce ne sarà una.

MVP – Ryan Boatright. Ha iniziato in sordina e al piccolo trotto quasi a voler capire dove stava andando la gara. Poi, nel momento decisivo ha preso la squadra in mano e come al suo solito ha messo a segno i canestri decisivi. Chapeau.

CRONACA – Problemi iniziali per la formazione di Di Carlo che lancia dall’inizio Boatright al posto di Ilievski. Brindisi parte fortissimo con un super Zerini, che realizza cinque punti in fila in pochissimi minuti. La Betaland trova grandi difficoltà offensive come dimostrano i quattro punti realizzati in cinque minuti. Anche dopo il time out chiamato dal coach dei siciliani la situazione non cambia e la New Basket infatti gioca in scioltezza portandosi sul +10 con il canestro di Anosike. Dopo la tripla di Scott che sancisce il 19-6, inaspettato rientro degli ospiti che con un canestro di Nicevic e una tripla di Basile, riducono clamorosamente le distanze.
Bucchi è costretto a togliere dal campo Anosike per problemi di falli, dando spazio così ai vari Harris, Trotter ed al rientrante Gagic. Sul finire di quarto la gara scende di tono nonostante il nuovo parziale della Betaland che riduce a quattro punti (grazie al neo entrato Stojanovic) il divario con l’Enel al suono della prima sirena.
L’avvio di quarto negativo stavolta è ad opera della New Basket: tre azioni offensive con altrettante palle perse e Bucchi è costretto ad un immediato time out. Capo d’Orlando, nonostante l’infortunio dell’ottimo Stojanovic, ottiene il primo sorpasso della gara con una tripla di Basile. La New Basket reagisce al momento no con Harris, bravo a trovare canestri importanti in momenti delicati: un suo gioco da tre punti, da a Brindisi il nuovo +9 a tre minuti dall’intervallo. Coach Di Carlo alterna molto la difesa e la zona adeguata è quella che paga meglio come dimostra il 43-37 con cui si va negli spogliatoi.
Il terzo quarto riparte a ritmi decisamente diversi, con le due squadre protagoniste di buone azioni in velocità. Sale l’intensità ma aumentano anche gli errori come dimostrano le palle perse di Brindisi. Sbaglia meno la Betaland che si avvicina nuovamente sul 45-41 con i tiri liberi di Bowers.
L’attacco dell’Enel ha prodotto solo 2 punti in quattro minuti e coach Bucchi è costretto al time out per riorganizzare le idee. La risposta del quintetto biancoazzurro non è delle migliori e Boatright mette il canestro del meno due a metà periodo. I problemi per coach Di Carlo provengono dalla casella dei falli commessi: oltre a Oriachi, anche Bowers è in situazione critica. La New Basket riesce a trovare ossigeno dai canestri di Banks, ma Capo D’Orlando non molla un centimetro e il solito Boatright riporta avanti i suoi con due giochi da tre punti consecutivi che valgono il 51-52. Dalla lunetta, l’Enel trova punti preziosi con Banks e chiude avanti di due punti il terzo quarto.
Nel quarto periodo Bucchi tenta la carta della difesa a zona ma in questa serata il problema maggiore è il fronte offensivo, troppo lento e poco incisivo. Non sbaglio un colpo invece Boatright che con la tripla del più tre mette anche il ventesimo punto personale. L’Enel reagisce con orgoglio e grazie al duo Scott&Banks torna sopra (60-57) con sei minuti da giocare. La volata finale è ricca di emozioni ed il nervosismo fa da padrone: Cournooh sferra un colpo e Nicevic risponde, ma sono tanti gli errori che si registrano in questa fase caldissima. Jasaitis con la tripla del pareggio, poi è Scott a rispondere sempre dalla lunga con l’Enel avanti 68-65 ad un minuto dalla fine. L’instant replay premia la Betaland in una situazione poco chiara e Boatright ne approfitta con l’ennesima tripla che mette l’ennesima parità tra le due squadre. Banks dalla lunetta mette avanti i suoi ma il pallone più importante finisce sul ferro dopo il tiro di Scott e Perl in contropiede realizza il 69-70 con sei secondi da giocare. Bucchi sceglie il quintetto basso inserendo Harris ed il pallone della vittoria è affidato ad Adrian Banks. Al numero “zero” non riesce il miracolo ed il suo tiro finisce tra le mani di Jasaitis che lo getta in aria per la gioia di una vittoria insperata. 

(Foto Vincenzo Tasco)