
L’11 luglio parte la campagna abbonamenti per la stagione 2016-2017 dell’Enel Basket Brindisi ma i tifosi ancora attendono che dopo la fallimentare stagione dello scorso anno (solo nell’anno della retrocessione era stato fatto peggio) la società del presidente Nando Marino dia segnali precisi degli obiettivi da raggiungere, al di là dei proclami e delle promesse.
Lo scorso anno infatti Marino aveva assicurato ai tifosi una stagione migliore di quella precedente, fallendo tutti gli obiettivi: niente final eight, fuori dall’Europa con una lunghissima serie di sconfitte, niente playoff. Lo stesso Marino, all’indomani dalla sua sconfitta in campagna elettorale, in una serie di interviste aveva assicurato ai tifosi che la squadra sarebbe ripartita con grandi obiettivi, tra cui l’Europa.
Una promessa durata pochi giorni perché è stata la stessa società a ufficializzare la sua decisione di non prendere parte alle coppe europee.
La prima grande delusione è stata la partenza del miglior giocatore (in senso non solo sportivo ma soprattutto umano e professionale) che Brindisi abbia mai avuto nella sua storia, il capitano Andrea Zerini. “Zero” ha tentato in tutti i modi di rimanere ma si è reso conto che la società non aveva intenzione di trattenere il suo capitano: “E’ stata una decisione sofferta e ci ho messo un po prima di convincermi a prenderla, perché come ho detto tante volte (oggi lo ripeto) Brindisi è la mia seconda casa, e questo niente potrà cambiarlo. Ho parlato più volte con la società per trovare un punto di incontro, ma non è stato possibile, quindi non ci sono stati i presupposti per continuare insieme”, ha scritto sulla sua pagina Facebook.
Insieme a Zerini è partito anche l’altro azzurro, David Cournooh. La squadra dello scorso anno è stata dunque smembrata completamente, ancor più di quello che era successo negli anni precedenti quando proprio il “cuore” italiano era rimasto come una sorta di memoria storica. Partiti anche i migliori della scorsa stagione, come Banks e Scott.
L’unico confermato è stato Marco Cardillo, ragazzo stupendo e pronto a ogni sacrificio. Ma di sicuro non può essere considerato un elemento di continuità. Cambiato anche lo staff tecnico del quale resta solo Marco Esposito, il giovane coach brindisino entrato nel giro della Nazionale e che presto o tardi sembra destinato alla panchina principale della sua città.
Per quanto riguarda la campagna acquisti, mentre quasi tutte le altre squadre (anche quelle ipoteticamente destinate alla lotta per non retrocedere) si sono notevolmente rinforzate, Brindisi per ora si è mossa pochissimo sul mercato. In entrata il ragazzino di belle speranze Daniel Donzelli, il giovane play americano Nic Moore, l’ala canadese Kris Joseph, il pivot nigeriano Danny Agbelese. Si era parlato a lungo del possibile arrivo di Drake Dinner ma la pista si è presto raffreddata.
Insomma i tifosi attendono i grandi nomi, quelli che spingono la gente al palasport e che possano essere adeguati a un grandissimo allenatore come Meo Sacchetti. Ma la società dovrà fare i conti con il ridimensionamento della sponsorizzazione di Enel (solo 800 mila euro). Il presidente Marino, tornato a svolgere la sua attività di rivendita d’auto nelle tre province, conta di compensare con l’ingresso di altri soci e sponsor. Intanto il campionato si avvicina e i timori degli appassionati restano. Il sogno di tutti è quello di tornare presto agli splendidi risultati di qualche anno fa, o almeno di raggiungere una tranquilla salvezza.