Anche Brindisi “respira” l’aria dei Giochi del Mediterraneo

Di Marina Poci per il numero 389 de Il7 Magazine
Continua senza sosta, al monito di “Dobbiamo compiere un miracolo”, l’impegno del commissario straordinario del Governo (nonché presidente del Comitato organizzatore) per la realizzazione degli impianti sportivi che ospiteranno i Giochi del Mediterraneo, previsti nel 2026 con capitale Taranto: Massimo Ferrarese, imprenditore e politico di lungo corso, che in poco più di un anno e mezzo ha dovuto porre rimedio ai ritardi accumulati negli ultimi quattro anni, non ha alcuna intenzione di darsi tregua. Anzi, di ogni difficoltà che potrebbe essergli di incaglio, fa occasione di rilancio. Persino l’ultimo degli strappi, quello potenzialmente in grado di compromettere in maniera irreversibile i rapporti con il sindaco della città capitale, dopo circa un’ora e mezza di trattative conclusesi con una diplomatica stretta di mano, sembra essere ricucito: il Comune di Taranto resterà soggetto attuatore per le opere relative a PalaMazzola (dove si terranno il torneo di pallavolo maschile e le gare di ginnastica), stadio d’atletica del rione Salinella, Giardini Peripato, parco urbano sportivo e campo comunale di Talsano, con uno slittamento del cronoprogramma di circa un mese e mezzo rispetto a quanto concordato inizialmente tra il primo cittadino tarantino Rinaldo Melucci e Ferrarese stesso. Dunque è stata scongiurata, almeno per il momento, la sostituzione del Comune con la struttura commissariale per la realizzazione delle cinque opere, delle quali resta responsabile la città jonica grazie anche al potenziamento con quattro nuovi ingegneri.
Nel frattempo, nelle tre città del Brindisino (il capoluogo, Fasano e Francavilla Fontana) in cui si svolgeranno le gare, il cronoprogramma già definito sembra pienamente rispettato.
A Brindisi gli impianti da migliorare sono due: lo stadio Fanuzzi, a cui sono destinati 6 milioni di euro, e il PalaPentassuglia, che beneficerà di 4 milioni.
Per quello che attiene lo stadio, è partita a fine dicembre la gara d’appalto per i due filoni di intervento previsti. Il primo riguarderà, in tribuna, la nuova copertura metallica con nuovo sistema di illuminazione integrato e sistema di scolo delle acque meteoriche, rinforzi strutturali delle sottostrutture esistenti, sostituzione delle gradonate e dei parapetti, demolizione e dismissione delle due torri faro retrostanti, adeguamento dell’impianto elettrico e di quello di videosorveglianza e adeguamento degli accessi alla tribuna del muro perimetrale su via Santa Maria del Casale. Prevista la sostituzione delle gradonate, dei parapetti e dei rinforzi strutturali delle sottostrutture anche in curva sud, con nuovo ascensore a servizio dei giornalisti disabili per l’accesso alle sale stampa sulla tribuna ovest, l’inserimento di parcheggi per persone con disabilità in prossimità e quello di stalli per motocicli e rastrelliere per biciclette. In programma anche la sostituzione del manto sintetico del precampo, l’adeguamento del percorso verso la via d’esodo degli ospiti e l’inserimento di postazioni di ricarica per bici elettriche nelle aree di prossimità delle tribune. Il secondo lotto di lavori prevede in curva sud l’installazione di tribune metalliche aggiuntive e lo spostamento della torre faro nei pressi della tribuna est e delle due torri faro dietro la curva, Per le tribune, previste la realizzazione di un sistema di raccolta delle acque piovane a fini irrigui e la copertura della tribuna principale. Riguardo al PalaPentassuglia, a cui sono destinati 4 milioni di euro, il 4 febbraio è stato pubblicato il bando di gara per l’adeguamento della viabilità di contrada Masseriola, (il progetto prevede, la realizzazione di un’intersezione a rotatoria in corrispondenza del PalaPentassuglia, sulla SP 79 e su Via Arturo Martini (con relativo allargamento stradale); interventi sulla SS 16 per il miglioramento della viabilità; la creazione di un nuovo parcheggio a servizio del PalaPentassuglia, nonché la manutenzione straordinaria della struttura e un nuovo impianto di climatizzazione).
Ancora migliore la situazione di Francavilla Fontana, di cui Ferrarese è originario, in cui negli impianti coinvolti, lo stadio “Nuovarredo Arena” gestito dalla Virtus Francavilla Calcio e il palazzetto dello sport di via Argentina (e relativi parcheggi), si è già dato inizio ai lavori (circostanza sottolineata dalla presenza, lo scorso 22 gennaio, insieme al commissario, del presidente del CONI Giovanni Malagò, di Davide Tizzano, presidente del Comitato Internazionale dei Giochi, e del mesagnese Carlo Molfetta, campione olimpico di taekwondo, direttore generale della manifestazione). La dotazione finanziaria per il palazzetto ammonta a 2 milioni e 400mila euro, mentre lo stadio, che con Via del Mare di Lecce, Iacovone di Taranto e Fanuzzi di Brindisi ospiterà gli incontri ufficiali di calcio, riceverà complessivamente 4 milioni e 100mila euro.
Nel dettaglio, lo stadio sarà dotato di una gradinata coperta con 1575 nuovi posti a sedere, che porteranno la capienza dell’impianto a 4.764 spettatori; il progetto prevede, inoltre, la rimozione delle barriere visive, la sostituzione della copertura esistente nella tribuna est, soluzioni per il contenimento dell’inquinamento sonoro, il potenziamento degli impianti per la produzione di energia, nuovi servizi igienici e abbattimento delle barriere architettoniche, oltre che grande parcheggio in via Madonna delle Grazie che potrà accogliere 472 auto e 96 motocicli e che sarà anche al servizio dell’ospedale Dario Camberlingo. Per quello che riguarda, invece, il palazzetto, gli obiettivi sono ammodernare gli impianti, sostituire il sistema di climatizzazione, installare la videosorveglianza, migliorare l’efficientamento energetico con l’installazione di un impianto fotovoltaico, potenziare il campo da gioco e sistemare l’area esterna, prevedendo un parcheggio, con accesso da via Argentina, che potrà accogliere 220 veicoli.
Ma a dare avvio ai lavori per prima, nel settembre 2024, era stata Fasano, città in cui è stato avviato il cantiere per la ristrutturazione del palazzetto dello sport e la realizzazione delle relative opere di contesto (parcheggio per 350 posti auto, due nuove rotatorie e una pista ciclabile in sede propria, interventi finanziati con 2 milioni e 750mila euro).
Se nel brindisino, dunque il cronogramma scorre senza destare nel commissario particolari angustie, la stessa cosa non può dirsi con riferimento al resto delle opere, una delle quali, più delle altre, rappresenta una sfida di non semplice risoluzione: come noto, la struttura commissariale ha avocato a sé, in tempi diversi, i lavori di ristrutturazione e adeguamento di sei degli impianti più importanti, per la somma complessiva di oltre 181 milioni di euro (nel dettaglio: 59 milioni per lo stadio Iacovone 24 per il PalaRicciardi, 41 per lo stadio del nuoto, 14 per la ex banchina Torpediniere, 7 per la struttura del Magna Grecia, dove saranno realizzati i campi da tennis, e 36 e 300mila euro per lo stadio Via del Mare di Lecce). Ed è proprio l’impianto leccese a presentare le maggiori criticità, come Ferrarese stesso spiega: “Il Via del Mare è stata l’ultimo ad essere inserito, nel secondo masterplan. La struttura commissariale ha sostituito il Comune a partire dalla progettazione, ancora in corso: il primo lotto dovrebbe andare in gara a fine febbraio, mentre il secondo lotto a maggio. Proprio per quest’ultimo si pongono le questioni cruciali: i lavori, che includono la copertura, partirebbero non prima di luglio e avremmo a disposizione circa un anno per il completamento. Un tempo brevissimo per opere di questa portata, soprattutto perché, essendo la struttura utilizzata da una squadra con 22mila abbonati, occorrerà predisporre i lavori “a spicchi” per salvaguardare le attività sportive, visto che non possiamo tenere fuori dallo stadio i tifosi tutti insieme. Una situazione che certamente complica le cose, ma che ci stiamo impegnando a risolvere”.
Preoccupazione che, comunque, non è in grado di offuscare la generale percezione di soddisfazione registrata da Ferrarese nelle amministrazioni comunali e nelle comunità coinvolte: “Sono contento di poter dire che avverto un grande entusiasmo nei confronti dei Giochi del Mediterraneo e di tutto il lavoro fatto dalla struttura commissariale per ottenere i fondi necessari a rendere le strutture prescelte all’altezza degli standard internazionali. Un entusiasmo dimostrato dal fatto che in quasi tutti i comuni interessati il cronoprogramma concordato è stato rispettato, in molti addirittura con l’avvio dei lavori tempestivamente. Sento con regolarità tutti i sindaci, con i quali ci sono rapporti di serena collaborazione e sano confronto: mi aggiornano sullo stato delle opere e mi danno periodico riscontro di quanto realizzato. Sanno che, per qualsiasi problema che dovesse presentarsi, la struttura commissariale è a disposizione dei comuni per lavorare fianco a fianco nell’interesse della manifestazione”.
Un risultato affatto scontato, soprattutto se si pensa che, appena un anno e mezzo fa, Taranto e la Puglia, come rivelato da Davide Tizzano, presidente del Comitato Internazionale dei Giochi, hanno seriamente rischiato di perdere la manifestazione a causa dei ritardi accumulati negli anni precedenti (poi, quando già si stavano esaminando le alternative, con Salerno favorita, nel giro di pochi mesi la nomina del nuovo commissario, diventato successivamente anche presidente del Comitato Organizzatore, e l’incremento della dotazione finanziaria, con i 125 milioni della Legge di Bilancio 2024 che si sono aggiunti ai primi 150 stanzianti nel 2022, hanno impresso la svolta decisiva). Tanto che, a poche settimane dall’insediamento di Ferrarese, Tizzano, valutando positivamente la sferzata, ha tenuto a dichiarare “Ferrarese è stato di parola e ha mantenuto tutti gli impegni assunti con il Comitato Internazionale”. Un pubblico apprezzamento per il quale il commissario ha espresso gratitudine, evidenziando come, con il duro impegno dell’ultimo anno, si stia riuscendo a recuperare non solo il tempo perduto, ma anche la fiducia del Comitato Internazionale. “Voglio comunque ribadire che niente è scontato e che, vista la situazione di partenza, stiamo compiendo un vero e proprio miracolo, qualcosa su cui nessuno avrebbe scommesso. Il fatto che le cose si siano incanalate nella giusta direzione non deve farci dimenticare che abbiamo ancora moltissimo lavoro da fare per arrivare pronti alla manifestazione e per rimediare alle perdite di tempo sino ad ora accumulate “, conclude Ferrarese.