Basket, fondamentale iniziare l’allenamento col pallone in mano

Spesso negli allenamenti delle prime fasce giovanili competitive (Esordienti, Under 13, Under 14) ci si dimentica di un lavoro – a lungo praticato nel Minibasket – che, al contrario, ritengo fondamentale anche in queste categorie: il “Ball Handling” ovvero il “giocare la palla con le mani”. Lavoro fondamentale perché motiva ogni gesto, permette di conoscere i movimenti che si possono eseguire con il corpo e soprattutto perché rende divertente l’inizio della lezione. Iniziare l’allenamento con il B.H. non è una perdita di tempo, come qualcuno potrebbe credere, tuttaltro: se nel bambino di 5-6 anni sviluppa le capacità senso-percettive ed in quello di 7-8 anni educa gli schemi motori, nei ragazzini dai 9 anni in sù migliora progressivamente le abilità motorie individuali. Non solo: in un’ottica di perfezionamento dei fondamentali individuali ne trarranno sicuro giovamento la presa, la ricezione ed il palleggio. Quindi una breve esercitazione giornaliera non fa certo male!
Personalmente preferisco che gli esercizi proposti non siano sempre uguali, come si trattasse di un protocollo di attivazione fisso, ma anzi proponendone sempre di nuovi si stimola curiosità e risposte motorie varie; ma è buona norma, a mio avviso, incoraggiare anche la fantasia motoria del ragazzino invitandolo ad inventarne di nuovi e soffermandosi solo a correggere la tecnica di esecuzione. Ovviamente, quest’ultima non deve essere pretesa da subito, ma lasciare al giovane allievo i naturali tempi delle fasi di apprendimento, passando cioè dalla coordinazione grezza a quella fine.
A titolo di esempio riporto alcuni esercizi di B.H. fra i più noti, che sicuramente daranno lo spunto per altre facili variazioni sul tema:
• Far rotolare la palla a terra spingendola con una mano, con l’altra, con il capo
• Far rotolare la palla attorno ad una gamba, all’altra, ad “8” fra le gambe
• Circonduzione della palla attorno al capo, al busto, alle gambe unite
• Far passare alternativamente la palla attorno alle gambe (anche facendola rotolare), prima camminando, successivamente correndo
• “Pizzicare” la palla con i polpastrelli (partendo da braccia distese avanti fino ad arrivare a braccia distese in alto)
• Palla tenuta davanti a braccia tese: lasciarla cadere, toccarsi le gambe e riprenderla.
• Es. della “patata bollente”: palla tenuta davanti a braccia tese (una mano sopra ed una sotto): cambiare velocemente la posizione delle mani
• Palla tenuta davanti a braccia tese: lasciarla cadere, battere le mani dietro alla schiena e riprenderla.
• Ritti, gambe divaricate, palla tenuta tra le gambe, con una mano davanti e una dietro: cambiare velocemente la posizione delle mani prima che la palla tocchi terra
• Lo stesso esercizio, lasciando cadere ogni volta la palla a terra.
• Da in ginocchio, palleggiare sotto una gamba di seguito; successivamente palleggiare attorno ad una gamba.
• Da seduti palleggiare la palla da dx verso sx sollevando le gambe; idem da proni e da supini.
• Lanciare la palla in alto e riprenderla (al volo, dopo due rimbalzi a terra, dopo un rimbalzo).
• Lanciare la palla in alto a due mani e riprenderla con una (dx-sx).
• Lanciare la palla in alto e passarci sotto dopo ogni rimbalzo a terra
• Lanciare la palla contro il muro e riprenderla dopo aver battuto le mani davanti, dietro, dopo aver toccato terra con una mano (dx e sx), dopo aver toccato terra con due mani, dopo aver fatto un giro di 360°
• Palleggiare sul posto (alto, basso, a dx e a sx), idem in movimento.
• Palleggiare a otto attorno alle gambe.
• Da ritti iniziare a palleggiare, poi mettersi in ginocchio, poi seduti, poi coricati; di seguito di dx e di sx.
• Palleggio “ninna nanna”(in avanti, indietro, a dx e a sx).
• Palleggiare contemporaneamente due palloni (da fermi e in movimento).
• A coppie, un pallone a testa, passarsi la palla in tutti i modi (inventare passaggi); da fermi e in movimento.
Una buona ouverture dell’allenamento con il B.H. non è, dunque, mai tempo perso, ma anzi è una forma di educazione motoria completa, piacevole e stimolante; ma – come suggerisce il prof. Mondoni, il più noto istruttore di MB e giovanile italiano – “Non bisogna esagerare con il ball-handling, perché è come la caramella, all’inizio piace ma poi rovina i denti!”