Capitan Marino: «Pronti a prenderci la serie D»

Neanche il tempo di mettersi a sedere dopo che l’arbitro aveva dato il fischio di inizio ed il Brindisi di mister Massimiliano Olivieri era già in vantaggio sul Lavello, grazie a Paolino Procida, che servito da un delizioso passaggio a scavalcare il centrocampo di bomber Pignataro, si invola sulla destra, entra in area e fa partire un diagonale al fulmicotone che fa secco l’estremo difensore avversario e, subito, l’abbraccio virtuale con i duemila della Curva Sud e con gli altri duemila che assiepano gli altri gradoni del Fanuzzi.
Il solito Gervasi, che già aveva messo a segno entrambe le reti per il lavello nella gara di andata, ristabilisce momentaneamente la parità con un astuto colpo di tacco su traversone basso dalla destra che beffa l’incolpevole Pizzolato e, intorno alla mezzora della prima frazione di gioco ci pensa capitan Dino Marino, con una sventola secca da fuori area, a riportare meritatamente nuovamente il Brindisi in vantaggio, spegnendo ogni benché minima velleità di “remontada” del simpatico undici avversario, supportato ed incitato per tutto l’arco della gara da una ottantina di tifosi giunti dalla Lucania e che hanno subito simpatizzato con il pubblico biancazzurro, sicchè si è potuti assistere ad una bella prova di sport, sia in campo che sugli spalti, di quelle che riavvicinano la gente e le famiglie al calcio.
Al triplice fischio, addirittura, sono i calciatori in maglia gialloverde a correre verso la Curva Sud e poi verso gli altri settori dello stadio per applaudire ed essere ricambiati dallo sportivissimo pubblico biancazzurro ed i calciatori brindisini, dal canto loro, ricambiano la cortesia andando a salutare la tifoseria ospite sistemata in curva nord.
Subito dopo, però, salutati gli avversari, la festa è stata tutta biancazzurra e ad essere portato in trionfo dai suoi stessi compagni sotto la Curva per i saluti di rito è stato capitan Dino Marino, uno degli artefici non solo di questa vittoria, che assicura al Brindisi la finale play off per la promozione in serie D, ma dell’ottimo campionato disputato dalla compagine messapica.
Quando si è alzato alto al cielo il suo nome urlato dai quattromila del Fanuzzi, che invocavano il loro capitano, Dino Marino è apparso visibilmente commosso per il tanto affetto.
Ed è proprio a lui – ex calciatore dell’Inter di mister Roberto Mancini, dove aveva come compagni di squadra i vari Javier Zanetti, Marco Materazzi, Sinisa Mihajlovic, Esteban Cambiasso, Juan Sebastuian Veròn, Bobo Vieri e Francesco Toldo e che un brutto incidente, con doppia frattura di tibia e perone, con il conseguente calvario di interventi chirurgici e sofferenze, allontanò dal calcio stellare e che al suo arrivo in città si disse orgoglioso di indossare la maglia del Brindisi e di sperare di esserne degno – che abbiamo rivolto qualche domanda prima della ripresa della preparazione in vista della doppia sfida con l’Agropoli, a cominciare dalla gara di andata, che si disputerà sul terreno amico del Franco Fanuzzi, domenica pomeriggio.
Capitano, immagino che sei stato contento di aver messo il tuo personale sigillo sulla vittoria che vale la finale, ci puoi racontare la dinamica del gol e quello che hai provato negli istanti immediatamente successivi ?
“Appena ho visto lo spazio libero davanti a me ho provato la conclusione. La gioia è stata immensa perchè segnare sotto la curva così piena l’ho sempre sognato e, in più, esultare insieme a tutti i miei compagni. Non ci sono parole per poter spiegare le sensazioni che ho provato in quel momento: è stato bellissimo!”
L’Agropoli è una gran brutta gatta da pelare ed il fatto che si giochi in casa la gara di andata non è favorevole, ma al di là di queste considerazioni che partita di aspetti domenica prossima al Fanuzzi?
“Si è vero questo è il primo anno che succede una cosa del genere, perché di solito c’è sempre stato il sorteggio per stabilire chi deve giocare la prima partita in casa, comunque non ci sono problemi e cercheremo, come sempre, di fare la nostra partita sapendo che Agropoli è una squadra molto forte, ma noi certamente non siamo da meno”.
A proposito del Fanuzzi, lo stadio ha ripreso a riempirsi di gente ed entusiasmo come non accadeva da anni; era questo che ti aspettavi quando hai accettato di venire a giocare a Brindisi?
“Brindisi l’ho sempre vista come una delle piazza più belle dove poter giocare a calcio ed infatti non mi sbagliavo: una tifoseria così, un pubblico così le altre piazze, anche quelle di società professionistiche, se lo sognano, il pubblico brindisino e la sua curva meritano ben altri palcoscenici. Ed a tutto aggiungo che ho trovato un gruppo di compagni di squadra così affiatato e che si vuole tanto bene come non lo avevo mai trovato da nessuna altra parte”.
Il primo appuntamento con l’Agropoli sarà, come abbiamo accennato, domenica 2 giugno con fischio di inizio alle ore 15,30, la prevendita è già attiva e sia presso la sede di via Benedetto Brin, che presso i consueti punti e i club della tifoseria organizzata, è possibile acquistare il tagliando d’ingresso a prezzo agevolato rispetto al botteghino dello stadio.
C’è da giurare che saranno ancora di più rispetto alla partita di domenica scorsa i tifosi biancazzurri che non vorranno fare mancare il loro apporto in quella che sarà l’ultima partita della stagione allo stadio Franco Fanuzzi; si prevede anche un buon numero di spettatori provenienti dalla cittadina campana per quella che, ci auguriamo, potrà essere un’altra gran bella e coinvolgente festa di sport.
C’è molta attesa su bomber Anthony Pignataro, che dopo la buona prestazione di domenica scorsa al suo rientro dopo due mesi che non scendeva in campo – la sua ultima gara fu quella di campionato contro il Barletta, quando rimediò un cartellino rosso diretto – vorrà mettere il suo sigillo su una vittoria che, in vista della gara di ritorno in terra campana, metterebbe il Brindisi in posizione di vantaggio per la conquista della promozione in serie D