
di Luca Di Napoli per IL7 Magazine
Luigi Galasso, veterano di motociclismo nato a Francavilla Fontana nel 1960, ha conquistato il gradino più basso del podio nella cilindrata 1000 presso l’ “Autodromo Enzo e Dino Ferrari” di Imola, in sella alla sua Suzuki GSX. Corre per il Motoclub Tuturano-Brindisi.
La particolarità dell’ottimo risultato di Galasso nella corsa di Imola è stato sorpassare 31 piloti dovendo partire in Pit lane: “E’ stata la prima volta nella mia carriera che sono partito dall’ultima posizione” – ricorda Luigi – “questo rende il raggiungimento del podio ancora più soddisfacente e più importante”. Inoltre il regolamento della corsa prevede che le moto in pista devono esser state utilizzate almeno dieci anni prima, e a proposito Galasso racconta: “Un altro particolare da non sottovalutare è che io ho gareggiato con la mia Suzuki del 2001” – dice – “a differenza degli altri motociclisti che avevano moto del 2007”. Sulla sua professione: “Ho un’officina nella quale mi occupo di qualunque tipo di moto” – racconta il motociclista classe ’60 – “non a caso la moto con cui gareggio è stata preparata proprio da me e per questo ci faccio ancora più affidamento, essendo legato a qualunque mezzo io abbia avuto fino ad oggi”.
Ma oltre alla vita lavorativa nella sua officina, Luigi ha sempre avuto la passione più grande, quella per le corse, infatti nonostante dal 2012 non abbia più gareggiato non ha mai abbandonato nel suo garage la sua moto cross: “Immaginarmi lontano dalle moto per me è impossibile” – spiega Galasso – “in questi anni purtroppo non ho potuto gareggiare perché la crisi economica ha colpito anche questo campo e ho dovuto staccare dalle gare ufficiali, nonostante questo mi sono tenuto in gran forma e alla prima chiamata mi sono fatto trovare pronto conquistando subito un podio nazionale”.
Inoltre Luigi è sempre stato appoggiato da una persona per lui molto speciale: “Ho influenzato anche mio figlio Mirko” – ammette – “abbiamo corso insieme fino al 2012, la passione per le moto ci lega ancora di più ma in questi ultimi anni ha messo su famiglia e per questo si è allontanato dalle corse dedicandosi maggiormente alla vita privata”.
Il prossimo 8 ottobre Galasso sarà protagonista in una nuova corsa a Misano: “Sarà sicuramente difficile migliorare il terzo posto della passata gara, soprattutto perché saranno presenti motociclisti del posto e quindi maggiormente abituati a quel tipo di pista”. L’età avanza per il super veterano di gare di moto, assieme alla passione e alla voglia di raggiungere sempre importanti traguardi: “Alla faccia dei 57 anni io mi tengo sempre in forma e il mio obiettivo è sempre quello di raggiungere il massimo” – dice Luigi scherzando, ma non troppo – “mi sto preparando al massimo anche per le prossime gare, solo chi ha gareggiato almeno una volta può capire quello che provo dieci secondi prima la partenza: non mi rendo mai conto cosa sto per fare, ma alla partenza, quando finalmente il rombo dei motori fa tremare l’asfalto entro a far parte di un tutt’uno con la mia moto e si parte”.
A spingere Luigi verso le gare sono da anni i suoi amici Leo Schingaro e Cesario Stefanelli: “Li conosco da tantissimo tempo, mi ricordo in particolare quando nell’aprile del 2015 sono andato a trovare Leo, lì ho iniziato a frequentare l’autodromo e il mio caro amico mi offrì di provare la sua Suzuki GSX 600”.
Da lì Galasso ha sempre avuto due sostenitori importanti che lo hanno seguito in tutte le sue esperienze: “Fondamentalmente mi hanno sempre spinto Leo e Cesario a provare questa fantastica esperienza che vivo tutt’ora” – racconta Luigi – “ Leo in particolare per quanto riguarda la gestione della moto da grande meccanico quale è e con i suoi consigli che solo chi ha la sua esperienza può suggerire mi ha sempre spinto verso i traguardi che ho raggiunto a livello nazionale”.