«Se giochiamo da Brindisi la D sarà nostra»

Davanti a 5.000 spettatori, tanti quanti non se ne vedevano dai tempi dell’ultima serie C, quella del Football Brindisi 1912 dei fratelli Barretta allenato mister Massimo Silva, il Brindisi ha sconfitto, grazie ad una provvidenziale rete messa a segno da un immenso Dino Marino, l’Agropoli nella gara di andata della finale play off, valevole per la promozione in serie D ed ora vede decisamente vicino quel traguardo ad inizio campionato appena sognato, poi sperato e, pian piano, sempre più inseguito.
Qualche rimpianto c’è in casa biancazzurra per le tante occasioni sprecate e che avrebbero potuto rendere una semplice formalità la gara di ritorno in programma per domenica prossima alle 15,30.
Massima sportività in campo e sugli spalti in una partita all’insegna del fair play con gli applausi di fine gara della squadra avversaria al pubblico biancazzurro e di questi agli avversari, prima dell’ormai consueto terzo tempo in cui la squadra cementifica il suo rapporto con i propri tifosi salutando prima i tifosi della gradinata, poi quelli della tribuna coperta e, infine, abbraccia la sua curva che non fa mancare cori ed incitamento.
Questo clima di grande rispetto con gli avversari, all’insegna della massima sportività, ha rischiato di saltare quando, la mattina dopo la gara, si è diffuso via web un articolo di una testata online di Agropoli dallo scioccante titolo “L’Agropoli cade contro uno scadente Brindisi” e che in apertura di articolo calca ulteriormente la mano affermando “Il Brindisi è squadra scadente e battibile, ma l’allenatore dell’Agropoli ancora una volta ne fa troppe di porcherie e rischia la panchina”.
Davvero da rimanere basiti dal momento che quello che mette in campo da inizio torneo la formazione messapica è forse il migliore calcio che si può vedere nei campionati di Eccellenza e che anche domenica scorsa la formazione allenata da mister Olivieri ha espresso un buon gioco sia dal punto di vista tecnico che agonistico.
Ad informarsi meglio si è scoperto che l’autore di queste esternazioni è quello stesso cornista finito sulle prime pagine dei giornali per una tempestosa telecronaca in cui ne disse di cotte e di crude su un arbitro per il semplice fatto che si trattava di una donna, suscitando la giusta e sconcerta reazione di tutti anche ai più alti livelli, sicchè è stato evidente che quella da lui espressa non era l’opinione né dei dirigenti, né del tecnico né dei calciatori dell’Agropoli e, probabilmente, nemmeno dei tifosi campani più esagitati, tant’è che anche dagli avversari, a fine gara, sono giunti gli elogi per quanto espresso in campo dal Brindisi, oltre che l’ammirazione per lo spettacolo messo in scena dai tifosi sugli spalti e, anzi, addirittura soddisfazione per aver limitato ad un solo gol il passivo.
Per il tecnico biancazzurro, Massimiliano Olivieri, è stata una partita particolare dal momento che si è trovato di fronte la sua ex squadra, allenata fino allo scorso anno, ed a molti dei suoi ex giocatori, ed è con lui che commentiamo non solo la partita, ma anche lo sgradevole episodio appena descritto.
Mister, il Brindisi ha vinto di misura ma, al di là del risultato striminzito, ha dato dimostrazione di essere superiore all’avversario e domenica prossima potrebbe essere il gran giorno del ritorno ad un campionato decisamente più consono alle aspirazioni della piazza biancazzurra. Come ti è sembrato il tuo Brindisi e che impressioni ti ha dato la tua ex squadra, l’Agropoli?
“Il Brindisi ha disputato un’ottima gara ed ha meritato di vincere questo primo match. I nostri avversari avevano iniziato abbastanza bene con un atteggiamento molto difensivo, raddoppiando sugli esterne e ripartendo in contropiede; dopo il palo preso da Tandara, ma in una azione viziata da un fallo evidente su Schirone, il Brindisi si è svegliato ed ha cominciato a macinare gioco; abbiamo avuto una grande occasione con Quarta ed una con Fruci. Io ho fatto i complimenti alla squadra, con Fruci. Io ho fatto i complimenti alla mia squadra perchè comunque sia sul piano fisico che tecnico che tattico, soprattutto nel secondo tempo, abbiamo dimostrato di essere una spanna sopra a questo Agropoli che ha venduto cara la pelle e che venderà ancora cara la pelle. Si tratta di una squadra di tutto rispetto, con delle individualità importanti e sono stati bravi i miei ragazzi a d inibire quelle che erano le loro positività, sfruttando quelle che erano le loro negatività. Purtroppo ci è stato annullato un primo gol, poi, in un’altra occasione, ci hanno annullato un altro gol valido in una azione viziata anche da un fallo di mano in area di un avversario. Ci sono state altre due occasioni nitide: la prima con Pignataro che ha preso il palo e l’altra con De Pasquale che a porta sguarnita ha tirato fuori, ma non per colpa sua ma perché è rimbalzata male la palla e ci può stare”.
Non posso fare a meno, dal momento che in città se ne sta facendo un gran parlare, di soffermarmi sulla antipatica affermazione contenuta in una testata online di Agropoli in cui si rimarca più volte che il Brindisi sarebbe una squadra scadente; che opinione ti sei fatto sulle ragioni di una tele ingiusta affermazione?
“Devo dire che non ci faccio caso anche perché l’individuo che ha espresso questa opinione in maniera molto volgare è uno che si mette spesso a sparlare di chicchessia. L’anno scorso, stando sulla panchina dell’Agropoli, ho avuto modo di vedere come ne ha combinate di cotte e di crude. Quando trova gene che non è a lui gradita o non fa quello che dice lui, spara a zero. Ha preso querela da tutte le parti ed ora l’unica situazione che può farlo mettere da parte è quello che è successo con l’arbitro donna che è stata offesa pesantemente in una sua telecronaca proprio in quanto donna!Spero che l’associazione di competenza porti fino in fondo la denuncia a questo individuo per quella squallida esibizione. Per questo quello che è detto dalla sua bocca a me non interessa proprio: tutta l’Italia lo ha preso in giro e continua a prenderlo in giro per le sue esternazioni. Faccio appello a tutti quanti perché non stiano a cliccare sulle sue pagine perché quello che interessa a questo soggetto, che faccio fatica a chiamare giornalista, è avere quanti più clic possibili sulle sue pagine, indipendentemente dalle baggianate che sono scritte, per cui è molto meglio lasciarlo perdere e non tenerlo proprio in considerazione perchè non ne vale la pena”.
Che partita ti aspetti ad Agropoli?
“La partita che mi aspetto è che la mia squadra, il Brindisi, si comporti da Brindisi, perché questa squadra, questi giocatori hanno dimostrato a tutti, soprattutto a loro stessi, che quando giocano come sanno per le altre diventa veramente dura. Se il Brindisi gioca da Brindisi possiamo raggiungere il nostro obiettivo, comunque sempre rispettando il nostro avversario, perché questi ragazzi hanno dei valori, soprattutto nei confronti dell’avversario”.