di Alessandro Caiulo per IL7 Magazine
Il Mesagne Volley, ottima quarta nell’appena concluso campionato di serie B2, può contare, nel suo roster, anche sull’esperienza della brindisina Valentina De Mitri la quale, dopo aver messo al mondo due splendide bambine ha ripreso a giocare in questa stagione.
Valentina, in occasione dell’ultima di campionato, hai avuto occasione di giocare in un ruolo non tuo, da libero, contribuendo in maniera determinante alla vittoria del Mesagne sul Pescara. Soddisfatta della tua prestazione e di quella delle tue compagne?
Effettivamente ieri ho giocato in sostituzione del libero titolare e ne sono stata felice perché in qualche modo è stato un ritorno al passato, considerato che già in passato ho già ricoperto questo ruolo, che trovo affascinante e per certi versi determinante. Quanto alla partita col Pescara, per quello che mi riguarda, è andata bene, ma poteva andare meglio, può sempre andare meglio. Nel complesso è stata una bella partita da parte di tutte, una bella conclusione di campionato.
Il quarto posto finale è stato un risultato sicuramente positivo, pur lasciando qualche rimpianto per aver sfiorato ma non raggiunto un obiettivo prestigioso come i play off: tu, nell’analizzare la stagione, vedi il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?
Senza dubbio lo vedo mezzo pieno; una squadra neo promossa può temere anche un flop totale ed invece sino all’ultimo abbiamo fortemente creduto che i play off fossero alla nostra portata, purtroppo alla fine non ce l’abbiamo fatta, ma di sicuro non ci sono rimpianti.
Passiamo, più direttamente a te, sei avvocato, mamma di due bellissime bambine, appassionata di subacquea e pesca in apnea, come sei riuscita nel miracolo di conciliare tutte queste tue passioni e riuscire a regalarti un’altra stagione da pallavolista in un campionato impegnativo come è quello di serie B2?
Questa è la domanda che chiunque mi incontri mi rivolge! La pallavolo purtroppo o per fortuna mi scorre dentro e per me, nonostante impegni di vita quotidiana e lavorativa, il richiamo di questo sport è stato più forte di tutto per cui a 35 anni suonati ho deciso di rimettermi in gioco, solo e soltanto per sedare la mia voglia di giocare ancora e, detto tra noi, spero che quella appena conclusa non sia stata poi l’ultima stagione sportiva.
Ci puoi raccontare dei tuoi inizi, dei tuoi primi palleggi e, in breve, della tua carriera?
Ho iniziato a giocare col mitico prof. Gianfranco Pellegrino a 8 anni, quell’anno andavo anche a scuola di danza, ma il mio cuore ha scelto e da allora ho continuativamente giocato a pallavolo, iniziando nella Manzoni, poi fusasi con l’Assi Brindisi. L’unica pausa è stata in occasione delle mie due gravidanze. Ho esordito in B2 a 14 anni, con l’Assi Manzoni con cui, in seguito, ho giocato anche in B1, sfiorando il sogno della promozione in serie A. Ho giocato anche in B2 a San Pietro V.co, per 2 stagioni, e poi tanta serie C, a Brindisi e provincia. Sono sempre rimasta vicina a casa per concentrarmi sull’università e lo studio.
Tornando al campionato appena finito, come è avere in campo, oltre che tante bravissime compagne di squadra, anche due leader come Alessandra Labate e Valeria Cristofaro?
Alessandra e Valeria sono due amiche prima che compagne di squadra. Le conosco da secoli!! Senza dubbio sono due atlete modello, tenaci e caparbie in tutte le situazioni, di gioco e non: sono stata felicissima di poterle affiancare quest’anno
Ti vedremo in campo anche nella prossima stagione?
Come dicevo prima in fondo al cuore covo il sogno di poterne giocare altri mille di campionati. La passione per uno sport non si spiega e per ora lascio una porta aperta a tutte le possibilità. Non sono in grado di fare progetti.