Sms ai parlamentari Pd: “Votiamo Vitali”. Ma Gino non entra al Csm neanche al secondo scrutinio

La corsa di Gino Vitali verso Palazzo dei Marescialli sembra sempre più in salita. Nella seconda votazione per l’elezione dei membri laici al Csm ha incassato 399 preferenze contro le 418 degli scrutini precedenti.
A pesare sulla posizione di Vitali, già pregiudicata dalle due inchieste in cui è imputato, anche il malumore di molti parlamentari del Pd che ieri, hanno ricevuto un sms singolare
A pochi minuti dall’avvio anche ai deputati e ai senatori Pd infatti è arrivato un sms che oltre all’indicazione per la Corte costituzionale di Luciano Violante e Donato Bruno faceva il nome anche di Luigi Vitali per il Csm.
Così è arrivata la fumata nera e si pensa che i malumori nei confronti di Vitali stiano bloccando l’asse Pd/Forza Italia anche per la Consulta. Si passa alla terza votazione. Ma Vitali ci sarà?
Strano destino il suo, figlio di un sottufficiale dei carabinieri, non riuscire a entrare a Palazzo dei Marescialli.