È stata avviata un’indagine interna, eventualmente propedeutica all’adozione di provvedimenti disciplinari, per vagliare la posizione dell’autista della STP (Società Trasporti Pubblici) Brindisi, filmato da un passeggero mentre, in servizio alla guida di un bus, riprendeva la figlia presente in cabina insieme a lui. A renderlo noto è stata la stessa presidente dell’ente, Alessandra Cursi, che ha sottolineato l’importanza delle segnalazioni provenienti dall’utenza, fondamentali perché “ci aiutano a monitorare ancor di più la situazione e a intervenire con la dovuta fermezza in casi di comportamenti irregolari”, visto che “in un’azienda che ha nel suo organico tanti dipendenti può accadere che ci sia qualcuno che non rispetti in pieno le regole di servizio”.
L’azienda è balzata alle cronache due volte negli ultimi giorni: un altro autista è finito nel mirino delle forze dell’ordine per via di una denuncia per presunte molestie di natura sessuale nei confronti di una passeggera. L’uomo, che ha rischiato il linciaggio da parte dei famigliari della ragazza, ha respinto ogni accusa e si è difeso sporgendo denuncia a sua volta, asserendo che le molestie sarebbero una sorta di ripicca della giovane a causa del suo rifiuto di consentirle di scendere in punti in cui non era prevista la fermata.
Marina Poci