Inchiesta sul porto: il Riesame conferma il sequestro dei varchi e della recinzione

L’inchiesta condotta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Brindisi e coordinata dal pm Raffaele Casto supera quasi indenne anche il vaglio del Tribunale del Riesame che ha confermato il sequerstro di tutti i varchi del porto di Brindisi e della recinzione realizzata per la security portuale e che è ben visibile soprattutto lungo via del Mare. Disposto solo il dissequestro della strada che dallo zuccherificio Sfir conduce all’ex spiaggia di Sant’Apollinare.
Al Tribunale del Riesame si era appellato il presidente dell’Autorità portuale di Brindisi, Ugo Patroni Griffi dopo i provvedimenti di sequestro firmati dal gip Stefania De Angelis.
Le motivazioni saranno note nel termine di trenta giorni. L’inchiesta si occupa di presunte difformità nella realizzazione di opere pubbliche e conta cinque indagati.
Alla base vi sono atti, documenti e le dichiarazioni di alcuni tecnici comunali che hanno assunto su alcuni punti posizioni divergenti rispetto ai funzionari dell’Autorità portuale. In particolare sulle procedure autorizzative della recinzione di via Del Mare.
Gli indagati sono: Gianluca Fischetto, direttore dei lavori di ampliamento della strada, Gaetano Giordano, imprenditore, il funzionario Francesco Di Leverano, quale “responsabile unico del procedimento” incaricato di verificare la regolare esecuzione dei lavori, Antonella Antonazzo, incaricata per il monitoraggio archeologico, e Antonio Iaia, collaudatore tecnico amministrativo delle opere.