
Cinquantadue nuovi casi positivi solo nella giornata di venerdì e 127 negli ultimi cinque giorni, tra cui molti bambini: alla vigilia della riapertura della Puglia in zona arancione Mesagne si trova ad affrontare un picco improvviso della pandemia, uno dei più gravi che si siano verificati nella provincia e attualmente il più intenso in atto in tutta la regione. Basti pensare che al momento l’incidenza dei casi positivi è di 622 ogni centomila abitanti, quando la media regionale è di poco superiore a 230.
Nella mattinata di sabato il sindaco Toni Matarrelli ha emesso un’ordinanza con cui dispone la sospensione delle attività didattiche in presenza per tutte le scuole di ogni ordine e grado e per gli asili nido sino al 2 maggio. Inoltre, la chiusura per lo stesso periodo di tutti gli impianti sportivi comunali, campetti di quartiere nonché delle aree gioco ed aree attrezzate presenti all’interno di parchi, giardini e piazze comunali; la chiusura dei distributori automatici per la somministrazione di alimenti e bevande dalle ore 18 alle ore 05 del mattino; la chiusura di tutti i mercati presenti sul territorio comunale, ad esclusione dei rivenditori di generi alimentari; il divieto di stazionamento delle persone nelle aree pubbliche per tutta la giornata.
Nel corso della mattinata Matarrelli ha incontrato i massimi dirigenti della Asl e i responsabili dell’ordine pubblico a Mesagne, raccomandando loro una sorveglianza ancora più serrata. I parroci della città, con i quali il sindaco aveva interloquito nella giornata di venerdì, hanno deciso autonomamente di sospendere tutte le funzioni religiose che comportino una particolare affluenza di fedeli, comprese le prime comunioni, per alcune settimane.
L’epidemia, innescata probabilmente da un focolaio registrato in un’azienda conserviera presso la quale sono stati trovati positivi 30 dei circa cento dipendenti, si è diffusa rapidamente perché innescata dalla cosiddetta variante inglese. La prospettiva è che i numeri dei positivi possano aumentare ancora nei prossimi giorni. Per questo il sindaco si è riservato di prolungare i termini dell’ordinanza oltre il prossimo 2 maggio.