Nave sequestrata dai carabinieri: ormeggiata a Costa Morena Est

E’ entrata nel porto di Brindisi, scortata dalle “teste di cuoio” dei Carabinieri del Gis alle 12.30: la nave-cargo Costanza, battente bandiera panamense e proveniente dal porto di Bolivar, in Colombia, è stata posta sotto sequestro al largo e ormeggiata alla banchina di Costa Morena est.
L’operazione, avvenuta a cinque miglia dalla costa brindisina, alle prime luci dell’alba è tuttora in corso e pare sia nata in seguito a un’ispezione approfondita dei Carabinieri.
La nave, tra forti raffiche di vento e mare mosso, è stata circondata dalle motovedette e, successivamente ai primi controlli, i militari dell’Arma ne hanno assunto il comando e sollecitato, per qualcosa di estremamente importante, l’intervento delle “teste di cuoio” del reparto speciale del Gis di Livorno, arrivate a bordo di un potente battello d’assalto.
L’indagine, coordinata dalla Procura distrettuale antimafia di Lecce, è mantenuta sotto il più stretto riserbo.
Attraccata a Costa Morena, la nave-cargo Costanza, era stata già ormeggiata nel porto di Brindisi il 25 ottobre e il 18 agosto scorsi, ed è lunga 235 metri.
E’ chiaro che la provenienza dalla Colombia può far sorgere qualche sospetto sulla tipologia del carico che in questo momento è al vaglio degli investigatori.

Il Gruppo di Intervento Speciale (G.i.s) è stato istituito il 6 febbraio 1978, in piena emergenza terrorismo, per idea, impulso e direttiva dell’allora Ministro dell’Interno, on. Francesco Cossiga, che aveva visitato numerosi Paesi europei al fine di acquisire un’ approfondita conoscenza dei rispettivi reparti speciali.
I Carabinieri del reparto, tratti dall’allora Battaglione Paracadutisti “Tuscania” particolarmente addestrati a intervenire in situazioni più rischiose anche in presenza di ostaggi, dipendono per l’impiego dal Comando Generale dell’Arma, di stanza a Livorno, ed è inquadrato nella Seconda Brigata mobile.