Oltre due quintali di marijuana in casa: una famiglia nei guai

Nascondevano più di due quintali di marijuana in casa: nei guai un’intera famiglia di Carovigno: padre e figlio arrestati, altri quattro congiunti indagati a piede libero.

I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Vito dei Normanni, unitamente a personale della Stazioni di Carovigno e Mesagne, con il supporto di unità cinofile di Modugno con il cane “Quentin”, hanno arrestato in flagranza di reato Marco Vignola, 58enne, e il figlio Giuseppe, 35enne, entrambi di Carovigno, per detenzione ai fini di spaccio in concorso di sostanza stupefacente.
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Nel corso di una perquisizione domiciliare presso le rispettive abitazioni situate nel medesimo plesso ma indipendenti, sono stati trovati in possesso di un ingente quantitativo di marijuana di varie tipologie, tra cui quella del tipo industriale, per un peso complessivo di circa 215 kg. Il valore economico è quantificabile in oltre 2 milioni di euro, qualora le analisi tossicologiche attestino un limite del THC superiore a quelli imposti dalla legge. Sono state sequestrate varie attrezzature idonee per il confezionamento e la preparazione di dosi pronte per lo spaccio al minuto.

Lo stupefacente rinvenuto, accuratamente nascosto nelle diverse pertinenze delle abitazioni, è stato sottoposto a sequestro. Gli arrestati, dopo le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità, sono stati trasferiti presso le rispettive abitazione in regime di arresti domiciliari.
Nell’ambito della medesima operazione, per lo stesso reato, sono state deferite in stato di libertà altre 4 persone, un 38enne, una 30enne e un 37enne tutti di Carovigno e una 28enne di Mesagne, tutti legati da vincoli di parentela con gli arrestati. Le indagini, coordinate dalla Procura di Brindisi, proseguono serrate al fine di individuare i canali di approvvigionamento dell’ingente quantitativo di stupefacente rinvenuto.