Omicidio Carvone, un nuovo tassello: due arresti della Squadra mobile

Poche ore prima dell’omicidio di Giampiero Carvone, ucciso con un colpo di pistola alla testa nella notte tra il 9 e il 10 settembre, un’altra arma da fuoco era entrata in azione in una piazzetta a poche decine di metri di distanza dal luogo del delitto: una fucilata era stata esplosa in direzione di una panchina nei pressi della quale si trovavano due presunti complici di Carvone nel furto di una Lancia Delta.
Per quell’episodio, avvenuto alle 9.30 di sera quando la piazzetta tra via Bradano e via Adige, al rione Perrino, era affollata di bambini, sono stati arrestati dalla squadra mobile Giuseppe Sergio, di 20 anni, e Stefano Coluccello, di 28, quest’ultimo già ai domiciliari con l’accusa di tentata estorsione ai danni della famiglia Carvone.
Ora il quadro dell’accusa è chiaro: Giampiero Carvone ruba una Lancia Delta utilizzata da Coluccello, con la probabile complicità di altri due amici. Poi l’abbandona danneggiata dopo un incidente stradale.
Nel pomeriggio del 9 settembre presso la sua abitazione si presentano in quattro dopo aver sfondato il portoncino d’ingresso: vogliono che i danni all’auto siano risarciti. La sera stessa Sergio e Coluccello minacciano i due presunti complici di Carvone: vi spariamo un colpo in testa, quindi esplodono una fucilata nella piazzetta. Qualche ora dopo Giampiero Carvone viene ammazzato con un colpo di pistola alla nuca sotto la sua abitazione. Tutto questo, pare, per un furto d’auto.