Spaccio nei pressi di una scuola media: arrestato un 27enne

I carabinieri della Stazione di Brindisi Centro, nel corso di mirato servizio finalizzato a contrastare il consumo e lo spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi degli istituti scolastici della città, specifica attività predisposta dal Comando provinciale dei carabinieri, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, per detenzione al fine di spaccio di stupefacente, Samuele Barletta, 27enne, brindisino.
Il giovane, notato in atteggiamento sospetto, è stato fermato in piazza Tirolo, nelle vicinanze della Scuola Media “Marzabotto”. All’interno delle varie tasche del giubbino gli sono state rinvenute 13 confezioni di sostanza stupefacente del tipo marijuana.
Ogni confezione era stata avvolta in un ritaglio di busta di plastica termosaldata, il tutto per un peso complessivo di 67,3 grammi. Lo stupefacente rinvenuto è stato sottoposto a sequestro.
L’arrestato sottoposto ai domiciliari presso la sua abitazione.

Nel corso dello stesso servizio, i militari hanno segnalato alla prefettura due studenti, un 16enne e un 17enne, controllati nel corso della prima mattinata nel cortile dell’Istituto Alberghiero “Sandro Pertini” di via Appia. I giovani sono stati sottoposti a perquisizione personale: al 16 enne di Brindisi sono stati rinvenuti nelle tasche del giaccone 7 grammi di stupefacente del tipo marijuana, mentre al 17enne, residente a Latiano, 1 grammo della stessa sostanza, il tutto sottoposto a sequestro.

Inoltre, i Carabinieri della Stazione di Brindisi Casale hanno segnalato un 16enne del luogo, il quale, controllato nelle adiacenze dell’Istituto “G. Giorgi”, durante l’accertamento ha consegnato spontaneamente un involucro con all’interno 2 grammi di marijuana custodito nello zainetto.

Delle segnalazioni riguardanti i minorenni sono stati informati i rispettivi genitori.

Da quando il Comune di Brindisi ha disposto la chiusura notturna del parco Cesare Braico, su input dei Carabinieri di Brindisi, le attività illecite di spaccio avvengono di giorno.
Tale provvedimento è scaturito dalla segnalazione dei Carabinieri che hanno accertato la presenza di giovani in orario serale/notturno nelle aree destinate ai giochi, utilizzando impropriamente le dotazioni con urla e schiamazzi, con conseguente disturbo del riposo e delle occupazioni dei residenti nelle aree limitrofe al Parco, facendolo divenire nel tempo anche luogo di ritrovo e di riferimento per persone pericolose orbitanti nell’ambiente dello spaccio e del consumo di stupefacenti e psicotrope, con gravi e ricorrenti ripercussioni, oltre che per l’ordine e la sicurezza pubblica, anche e soprattutto per la salute e la incolumità dei giovani frequentatori e dei cittadini in generale.