Volevate un matrimonio fuori dal Comune? Il commissario Giuffrè dice no

Se qualcuno aveva pensato (e magari programmato) di celebrare il giorno più bello della sua vita in strutture alberghiere, storici edifici privati e persino sulla spiaggia, piuttosto che nell’orrenda sala Mario Msrino Guadalupi del Comune, sappia che da oggi non può più. Il commissario prefettizio del Comune di Brindisi, Santi Giuffrè, è entrato nel merito anche di questo, decidendo di annullare la delibera di giunta dello scorso mese di maggio, proposta dall’allora assessore Maria Lucia Romanelli, con cui veniva autorizzata la celebrazione di matrimoni di rito civile presso siti diversi dalla casa comunale: immobili esterni, strutture ricettive ed edifici che siano di particolare valore storico, architettonico, ambientale o artistico.  L’obiettivo dell’Amministrazione Carluccio era quello di dare la possibilità di aprire alla celebrazione di matrimoni anche il tempietto di San Giovanni al Sepolcro.
La motivazione? Giuffré ritiene che sia “inopportuna l’istituzione di uno o più uffici separati dal Comune”, quindi anche la celebrazione di matrimoni lontano dal Palazzo di città. Quindi tutti nella Sala più brutta del palazzo di Città. Auguri agli sposi.