San Pietro, il rione abbandonato da trent’anni/video

Il Villaggio San Pietro a Brindisi estrema periferia. Le promesse fatte ai residenti dalle diverse amministrazioni succedutesi al Comune non vengono mantenute da almeno 30 anni.
E’ circondato dal verde, e questa dovrebbe essere una nota positiva, ma in realtà ci sono discariche a cielo aperto sparse in tutta la zona. Le strade sono sporche e la via per Villanova (largo Avogadro) non è ancora asfaltata. Strutture comunali abbandonate e fatiscenti oppure altre nuove, ma inutilizzate.
«Dire per l’ennesima volta che siamo dimenticati da tutti, che il nostro quartiere è come se non appartenesse a Brindisi – sostengono Giovanni Russo e Luigi Sollitto, residenti della zona – sembra quasi una frottola. Dire che siamo stanchi è davvero poco. I problemi ci sono e persistono. Gli anni passano, come le amministrazioni, ma qui non cambia mai nulla».
Quando piove c’è il problema delle acque che non riescono a defluire, il canale Fiume Piccolo, coperto da un canneto, spesso straripa allagando i garage e bloccando le strade.
«Non viene ripulito da anni – continuano – ma ormai ci abbiamo fatto l’abitudine. Non è stato ancora fatto il risanamento del letto in cemento. Durante l’estate, l’acqua stagnante è il ritrovo preferito di zanzare, insetti e topi, ma il problema di questi ultimi animali ce li abbiamo tutto l’anno. Facciamo fronte alle spese per la pulizia delle strade, dei giardini, per non parlare della spesa per ripulire la fogna. Per via dei lavori che non sono stati fatti a norma siamo costretti a tenere quotidianamente le pompe accese altrimenti rischiamo di allagarci con la melma».
Quando si percorre la strada per Villanova, ci si rende conto delle discariche a cielo aperto, cumuli e cumuli di rifiuti, di tutti i tipi: dai mattoni forati, alle carcasse di televisori, rifiuti edili, abbigliamento, sacchi interi di immondizia.
Poco più avanti rispetto a largo Avogadro, si arriva al vecchio oratorio: completamente deteriorato. Le recinzioni esterne in ferro sono state rubate, così come i termosifoni che erano all’interno dell’immobile, per non parlare dei cavi elettrici, anche quelli sono stati portati via. Come confermano le immagini del nostro video, dentro l’ex oratorio è difficile trovare uno spazio libero, è diventato una pattumiera e forse un dormitorio per qualche senzatetto. Il calendario è fermo al 1999 e fuori dalla porta c’è addirittura un dizionario di italiano.
Il villaggio San Pietro è uno dei quartieri più vicini al centro città e non è difficile raggiungerlo. Il perché nessuno mai si sia occupato dei problemi che lo attanagliano è ignoto.
I residenti, ormai, sono stanchi: «Vengono, fanno finta di ascoltare, promettono e se ne vanno. Questa storia si ripete da 30 anni»

Maristella De Michele

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