Una domenica mattina al mare. Per ripulire gli scogli di Punta del Serrone

Fatti, non parole. Grazie a un gruppo creato su Facebook dal brindisino Damiano Giannelli domenica mattina,  una ventina di brindisini, volontari, hanno ripulito la scogliera e la macchia mediterranea del parco di Punta del Serrone.

Per fortuna ci sono persone come Damiano Giannelli che usa i mezzi multimediali in maniera costruttiva e non per inutili e sterili critiche. Giorni fa ha lanciato la proposta su Facebook: domenica mattina, 26 marzo, andiamo a pulire noi, cittadini di Brindisi, il parco di Punta del Serrone. Della serie basta lamentarsi e non far nulla, agiamo!

Sandro Quarta, la moglie Elda Palazzo, e la figlia Lorenza, sono stati ben lieti di cogliere al volo l’invito e coinvolgere gli amici più intimi: stamattina intorno alle 9 si sono ritrovati sul posto, con rastrelli e pale, circa 25 persone. “E’ stata un’esperienza unica”, ha commentato nel pomeriggio Elda Palazzo. “La città va vissuta e bisogna dare un segnale. Abbiamo lavorato sodo, sono stanca ma soddisfatta”. Lei, insieme alle amiche Mariella Passarelli e Claudia Napoletano, alla figlia Lorenza, qualche sua amichetta, Tommaso Nisi e Francesco Dell’Anna, hanno ripulito la scogliera, mentre il gruppo degli uomini, tra cui Damiano Giannelli, tre quattro suoi amici, un paio di dipendenti dell’Onu, Sandro Quarta e Giuseppe Dell’Anna, si sono occupati dei cespugli della macchia mediterranea.

“Se dovessi stilare una classifica di ciò che è stato raccolto in vetta metterei le tantissime cassette di polistirolo”, prosegue Elda. “Poi bottiglie di plastica, pezzi di reti da pesca rotte, molte ciabatte di plastica, deodoranti, vetro, mattoni”.

I 28 sacchetti condominiali riempiti sono stati depositati sul ciglio della strada dopo aver telefonato ed essersi accordati con chi in città si occupa della raccolta dei rifiuti, insieme a diversi cartoni, e poi grandi oggetti come boe e pezzi di barca.

“Se da un lato c’è stata soddisfazione per questa bella iniziativa, dall’altro mi sono sentita mortificata perché c’è ancora tanta indifferenza in città e gente che non vuole muovere un dito”, sottolinea Elda. “E’ mortificante vedere che hanno lavorato tanto due signori di mezza età, dipendenti dell’Onu, che neppure parlavano l’italiano, e che hanno acquistato delle pale per venire a lavorare, e invece brindisini che sono passati da quelle parti per fare footing, ci hanno visti e neppure si sono fermati per vedere o chiedere cosa stessimo facendo”.

Stamattina erano soltanto una ventina di adulti e cinque sei adolescenti, ma i pochi – si spera al momento – temerari non si fermano qui: stanno creando un gruppo whatsup per allargare l’invito per i prossimi appuntamenti agli amici degli amici. “Oggi abbiamo già fatto una gran bella pulizia al parco di Punta del Serrore, la prossima volta ci incontriamo nuovamente lì ma poi proseguiremo”, insiste la signora Palazzo. “Un mio desiderio è poi quello di pulire anche il nostro stupendo lungomare, viale Regina Margherita, dove ogni mattina vado a camminare. E’ deprimente vedere quei rifiuti abbandonati per terra, cestini dei rifiuti stracolmi…..come si può non amare la propria città o non far nulla per migliorarla?”.

Daniela Napoletano