Anche agli animali domestici di Brindisi sarà data una degna sepoltura. Non si sa ancora dove e quando. Ma l’avranno. A deciderlo, il Consiglio comunale che questa mattina ha deciso all’unanimità dei presenti di realizzare entro i confini cittadini un cimitero destinato agli amici a quattro zampe passati a miglior vita. La proposta è stata presentata dal consigliere comunale dell’Api Francesco Cannalire, che ha fatto il punto sulle numerose esigenze che un camposanto per cani, gatti e non solo andrebbe a colmare. A beneficiarne, in primis, sarebbe l’igiene e la sicurezza della salute pubblica. Oggi i corpi senza vita degli animali domestici vengono per lo più gettati tra i rifiuti, abbandonati per strada o seppelliti nel primo fazzoletto di terra a disposizione. Una prassi malsana e pericolosa a cui la soluzione proposta da Cannalire potrebbe porre la parola fine. Norme alla mano infatti, nell’eventuale cimitero comunale sarà vietata la tumulazione a terra e concessa solo quella in loculo.
Da non trascurare poi le ragioni del cuore. Molti animali domestici, dopo anni passati ad addolcire il focolaio, a lenire la solitudine, a difendere le case e ville, ad accompagnare nella loro crescita bambini e non solo, finiscono per diventare veri e propri membri delle loro famiglie. Avere quindi un luogo dove piangere e pregare per loro, e ringraziarli per l’affetto e la fedeltà dimostrati, è per molti un bisogno cui dare risposta.
Da qui, la decisione di realizzare un cimitero anche per loro, sulla scorta dell’esempio già fornito da altri comuni italiani. I tempi per passare dalle parole ai fatti, sono tuttavia incerti. Dipenderà molto dalla politica, e ancor di più dalla burocrazia. Ciò che oggi ha deliberato il Consiglio comunale è il mandato conferito al sindaco Mimmo Consales di individuare delle aree idonee ad accogliere il riposto eterno degli animali domestici. Mosso questo primo passo bisognerà stabilire, in base alle disponibilità di cassa, se realizzare il cimitero con fondi comunali o se concordare un intervento dei privati, cui comunque offrire vantaggiose agevolazioni.