La Base Usaf rivive con la bandiera dell’Onu

Rieccola vivere la vecchia Base Usaf di San Vito dei Normanni, risvegliatasi da un lungo letargo, rinata con una missione ancora una volta di respiro internazionale.  

Inaugurati oggi i nuovi spazi per l’ampliamento e il rafforzamento operativo della Base di Pronto Intervento Umanitario delle Nazioni Unite (Unhrd) gestita dal Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (Wfp) a Brindisi.

L’area è stata messa a disposizione dal governo italiano all’interno dell’ex Base Usaf per potenziare gli interventi nelle emergenze umanitarie in tutto il mondo.

Alla cerimonia hanno partecipato il direttore esecutivo del Wfp, Ertharin Cousin, il direttore generale della Cooperazione italiana allo sviluppo, Giampaolo Cantini, il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales.

Nel corso della visita, Cousin e Cantini hanno firmato un nuovo memorandum di intesa tra il World Food Programme e la Cooperazione italiana allo sviluppo del ministero degli Affari esteri. Il nuovo accordo rafforza ulteriormente il sostegno dell’Italia al Network di Basi di Pronto intervento umanitario nel contesto dei mutati scenari internazionali.

L’efficacia dell’azione umanitaria originata da Brindisi – a quanto è stato sottolineato – è dimostrata dai recenti interventi nella Repubblica Centrafricana, dall’assistenza alla popolazione siriana e, in maggio, dell’invio di nove voli in soccorso delle popolazioni di Serbia e Bosnia colpite da gravissime inondazioni. Quest’anno l’Italia ha investito nella Base circa 4 milioni di euro risultando essere il principale donatore della Base brindisina. L’area acquisita da ‘Unhrd’ a San Vito dei Normanni, che occupa una superficie di circa 150.000 metri quadrati consentirà il rafforzamento delle capacità della Base, grazie a un nuovo Centro di formazione, a più ampi spazi per lo stoccaggio dei materiali necessari alla risposta alle emergenze e a nuovi uffici di coordinamento. 

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