«Come mai noi imprenditori non siamo stati coinvolti nei lavori in zona Pip e che fine hanno fatto i risparmi resi possibili dalle modifiche al progetto?». A chiederselo e soprattutto a chiederlo al Comune è Leonardo Bianco, presidente del Consorzio imprese riunite di Francavilla Fontana, a nome anche dei colleghi. Si riferisce soprattutto all’Ufficio tecnico dell’ente, Bianco, che lamenta come alcune promesse fatte in passato non siano poi state mantenute.
«Il Consorzio imprese riunite di Francavilla Fontana – scrive il presidente – da sempre anmato da puro spirito collaborativo, si è costantemente rapportato con l’amministrazione comunale e, in particolare, con l’Utc – Lavori pubblici anche in occasione della realizzazione delle opere di potenziamento delle infrastrutture in corso nella zona Pip. Tale collaborazione è sfociata in un incontro avvenuto in data 29 maggio 2013 in cui sono stati segnalati alcuni lavori effettuati non a perfetta regola d’arte, che successivamente sono stati opportunamente portati a norma».
«Nell’occasione – prosegue Bianco – è stato redatto un verbale che rimandava ad un ulteriore incontro l’ottimizzazione degli interventi da effettuare nella zona Pip, sempre nei limiti del contratto in essere e delle economie realizzate in altre opere. In particolare, fra l’altra, si suggeriva di ridurre allo stretto indispensabile le previste zone a verde, atteso che nessuno voleva assumersi l’impegno di curarle, nonché di soprassedere alla realizzazione di una nuova linea di illuminazione pubblica sulla via per Grottaglie parallela a quella già esistente e da ritenersi assolutamente inutile. Le economie relative avrebbero consentito di programmare altre opere da definire in occasione del previsto nuovo incontro, avvalendosi anche della profonda conoscenza dei luoghi posseduta da alcuni consorziati».
Interventi che poi, contrariamente agli accordi, sono stati effettuati, come conferma Bianco: «Dopo qualche tempo – continua – preso atto che le opere della zona Pip continuavano a essere realizzate e si avviavano a conclusione senza che ci fosse alcuna convocazione per sostanziare quanto verbalizzato, il Consorzio ha ripetutamente sollecitato l’Utc-Lavori pubblici a fissare un incontro, ma a tutt’oggi nulla è pervenuto».
Un atteggiamento ritenuto incomprensibile dai consorziati, a meno che l’interessamento degli imprenditori non sia risultato sgradito a qualcuno. Di qui, adesso, la richiesta esplicita all’Ufficio tecnico: «Come sono state impiegate le economie realizzate su alcuni lavori effettuati in zona industriale?»
Eliseo Zanzarelli