Brindisi è la città in Italia in cui la Tariffa sui rifiuti (Tari) è più cara. Lo certifica l’Osservatorio nazionale sui rifiuti di Concommercio.
Dai risultati emerge che a Brindisi la spesa per la Tari per abitante ammonta a 308 euro (con lo scostamento maggiore dalla media, +97,54%) mentre Fermo, nelle Marche, detiene lo scettro del capoluogo più virtuoso (-52%) e una Tari per abitante di appena 86 euro. Tra i comuni con il balzello più salato ci sono anche Venezia (289 euro), Salerno (255 euro) e Siena (221 euro).
Il motivo dei costi più elevati – secondo Confcommercio – sarebbe legato a una “non corretta determinazione dei coefficienti di produzione e della loro distorta applicazione in riferimento alle varie categorie economiche”. I coefficienti sarebbero pensati e tarati senza tenere minimamente conto della reale capacità delle varie categorie di generare rifiuti.