di Lucia Portolano per IL7 Magazine
Il polo moderato non riesce ad uscire dall’empasse. O meglio, non è ancora chiaro se realmente esisterà un polo e se questi movimenti e partiti troveranno un accordo e si ritroveranno alleati. Nuova fumata nera dalla riunione che si è tenuta martedì pomeriggio alla presenza dei rappresentati di Coerenti per Brindisi, Udc, Alternativa popolare, Impegno sociale e Brindisi in alto e Noi per l’Italia. Questa volta il movimento di Nando Marino si è presentato al tavolo rappresentato da l’ingegnere Angelo Rizziello e dal pediatra Giuseppe Tramacera. Parola d’ordine: confusione. C’è chi, come Coerenti per Brindisi e Alternativa popolare vuole giungere al più presto ad un accordo su programma e candidato sindaco, e chi invece prende tempo come Brindisi in alto e Impegno sociale. Quest’ultimo non ha ancora chiarito al suo interno. Il coordinatore cittadino Formosi durante la riunione ha detto che la loro partecipazione è di “consuetudine”, riferendosi al fatto che all’interno del suo movimento non c’è ancora un’intesa. E’ ormai nota la posizione dei due consiglieri uscenti di Impegno sociale, Antonio Manfreda e Gianpaolo D’Onofrio che preferirebbero un’alleanza con il Pd e quindi con il candidato sindaco di centrosinistra Riccardo Rossi. Per loro si tratterebbe di un’alleanza naturale in continuità con il passato.
Continua a rinviare ogni decisione invece il movimento di Nando Marino, che dice di voler andare oltre le vecchie logiche di partito ma non è ancora chiaro dove vuol arrivare. Una cosa è certa: Brindisi in alto ha bocciato la proposta di procedere alle primarie come invece era stato chiesto da Alternativa popolare. Il partito della Lorenzin in terra di Brindisi aveva lanciato una provocazione cercando di far smuovere le acque e capire come procedere, ma la risposta piccata di Brindisi in alto ha messo in luce le diversità di vedute.
Qualcuno di loro vuole aspettare l’esito delle elezioni politiche nonostante i moderati non abbiano particolari candidati, ma gli occhi sono puntati su Forza Italia e sulla candidatura alla Camera dei deputati di Mauro D’Attis.
“A mio avviso bisogna accelerare i tempi – afferma Rino Pierri, coordinatore di Alternativa popolare – non capisco le reticenze a trovare l’accordo, né tanto meno ritengo che le elezioni politiche possano pesare sul nostro progetto per le amministrative”.
Dello stesso parere Lino Luperti di Coerenti per Brindisi che alla riunione non è proprio andato, al suo posto si è presentata Marika Rollo. In caso di primarie Luperti sarebbe uno dei candidati. “Io sono pronto a chiudere su programma e candidato sindaco – dice Luperti – solo dopo un nostro accordo possiamo aprire alle altre forze politiche. Ora stiamo solo perdendo tempo e mostrando cenni debolezza che potremmo evitare”.
L’intento di Luperti, Pierri e anche dell’Udc di Iaia, che sono stati i primi a lanciare una loro coalizione, è quello di condividere un progetto politico con un programma e un candidato da presentare anche ad altri ipotetici alleati, compresa Forza Italia e ai centristi. Una battaglia contro il centrosinistra, lo stesso con il quale Alternativa popolare e Udc avevano fatto l’accordo alle precedenti amministrative. Ma ormai le carte si sono mescolate dopo anche la virata a sinistra dello stesso Pd che ha fatto l’accordo con Liberi e Uguali di Dipientrangelo.
Dall’altra parte c’è Forza Italia, ma anche qui le cose sono alquanto confuse. I dirigenti azzurri sono impegnati nelle elezioni politiche, ma alla sede del partito di Berlusconi si è già visto più volte Luciano Loiacono (con lui al momento ci sono anche gli ex consiglieri Damiano Flores ex Pd, e Maurizio Colella). Ma alla causa di Forza Italia vorrebbero aderire da tempo anche i centristi Toni Muccio e Marco Stasi. Nel movimento di Marcello Rollo (Brindisi prima di tutto e in Noi centro) è in corso una discussione sull’adesione. Pare che D’Attis e Vitali abbiano chiesto all’ex presidente dell’Asi di ritornare nella sua vecchia casa. I centristi non hanno ancora deciso.
Per il momento al tavolo del centrodestra restano seduti Forza Italia, Pri, centristi e i partiti di Destra. Questi ultimi sostengono la candidatura a sindaco di Massimo Ciullo (ex An). Ma agli alleati questo nome non va giù.
I giochi restano aperti ancora una volta e le alleanze potrebbero mutare nelle prossime settimane.
Intanto la riunione dei moderati è stata riaggiornata alla prossima settimana, loro dicono di aver chiuso il programma ma intanto prendono tempo su accordo definitivo e candidato sindaco. Ma qualcosa così non quadra. Una “non coalizione” con un programma condiviso non garantisce chiarezza.