Brindisi, la riabilitazione psichiatrica passa per le stelle: al Carnaro i pazienti insieme all’astrofisica

Prima sono entrati nella magica postazione del Planetario per guardare le stelle, poi gli è stato permesso di simulare una navigazione aerea, infine li hanno accompagnati a fare un giro in barca nell’area portuale: il 4 novembre scorso la ricorderanno come una giornata densa di emozioni, alcuni degli ospiti del centro diurno e dei due gruppi-appartamento facenti capo alla cooperativa sociale Nickan, presieduta da Antonella Denitto, che dal 2010 si occupa di riabilitazione psichiatrica sul territorio brindisino a sostegno di pazienti affetti da problematiche psico-sociali.
Grazie alla collaborazione della dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Carnaro-Marconi-Flacco-Belluzzi e del professor Ruggero Blasi, circa venti ragazze e ragazzi scelti tra gli utenti delle strutture gestite dalla cooperativa hanno potuto visitare il planetario e parlare di costellazioni, miti e leggende con il professor Carmelo Pacifico, docente presso il Carnaro e la dottoressa Francesca Panessa, scienziata brindisina in forza all’Istituto Nazionale di Astrofisica di Roma. Successivamente gli utenti della Nickan hanno affrontato delle simulazioni di volo coadiuvati dagli assistenti tecnici Fabio Fazzi e Danilo Durante. La giornata è terminata con un giro in barca insieme all’assistente tecnico Giacomo Portolano sulla motobarca della scuola, partendo dalla Lega Navale.
“Intendiamo ringraziare la scuola per l’opportunità che ci ha offerto, affiancando ai nostri ragazzi insegnanti e tecnici che li hanno accolti con disponibilità e professionalità. E ringraziamo di cuore la dottoressa Panessa, che non si è limitata ad essere presente al Planetario, ma ci ha accompagnato in tutte le attività che hanno visto impegnati i nostri ragazzi, dimostrando di credere nel progetto che abbiamo messo su”, dichiara la presidente della Nickan.
“I ragazzi erano interessati e hanno interagito bene, soprattutto nelle attività più pratiche. Uscire dalla comunità e aprirsi al mondo esterno è molto importante per i nostri utenti, che tendono a isolarsi e a rinchiudersi in se stessi. Ma noi programmiamo queste attività anche perché è importante stimolare queste persone a livello cognitivo, facendoli pensare e spingendoli a farsi domande”, aggiunge Daniela, una delle operatrici.
L’esperienza della dottoressa Panessa con i ragazzi del Nickam, però, non si esaurisce con la giornata del 4 novembre: è in programma un nuovo appuntamento in cui l’astrofisica brindisina incontrerà gli utenti del Nickan direttamente nelle sedi della cooperativa per parlare in maniera più dettagliata della sua professione.
Marina Poci
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