Camcommercio, Brindisi e Taranto verso la fusione

di Giancarlo Sacrestano per IL7 Magazine

La rivoluzione che comporta il sistema delle Camere di Commercio, pare non essere stato percepito a Brindisi, da cui certamente gli organi di categoria imprenditoriali e professionali presenti nel consiglio direttivo, avranno fatto pervenire al Commissario ad acta le proprie candidature, svuotate evvvaiddio dalla presenza asfissiante delle logiche di appartenenza politica.
Eppure proprio l’assenza della politica, quella giusta, quella vera, gioca, anche in questo contesto, un ruolo che nessuno supplisce. Le camere di commercio che la legge di riforma conferma quale punto di riferimento sul territorio per le aree vaste e per le piccole e medie aziende, con importanti funzioni innovative su orientamento, digitale, qualità, cultura e turismo, restano volano economico, ma anche motore per la comprensione delle dinamiche sociali e se si vuole culturali di lungo respiro di un territorio.
Anche se proprio non eccitante e con un vocabolario burocratese, è necessario spendere qualche rigo per comprendere meglio.
Con Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 16 febbraio 2018 è stata istituita la nuova Camera di commercio di Brindisi – Taranto con sede legale a Taranto.
Il Decreto definisce il nuovo assetto territoriale delle Camere di commercio italiane in attuazione dell’art. 3 del decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 219 in attuazione, a sua volta, della delega di cui all’articolo 10 della legge 7 agosto 2015, n. 124, per il riordino delle funzioni e del finanziamento delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura.
Al fine di governare la fase di riordino è stato nominato, Commissario ad Acta, la dr.ssa Claudia Sanesi, Segretario Generale f.f. della Camera di commercio di Taranto, la quale è chiamata a svolgere gli adempimenti necessari e propedeutici per l’integrazione delle due strutture ed a gestire le procedure per la costituzione degli Organi del nuovo Ente.
Gli attuali Organi camerali delle Camere di commercio di Brindisi e di Taranto resteranno in carica fino all’insediamento del nuovo Consiglio camerale.
Il percorso di fusione prevede una serie di procedure per la costituzione del nuovo Consiglio, partito lo scorso 1° marzo 2018 quando è stato pubblicato nell’Albo camerale e sul sito www.camcomtaranto.gov.it l’Avviso di avvio delle procedure per il rinnovo del Consiglio della Camera di Commercio I.A.A. di Brindisi Taranto, dandone contestuale comunicazione al Presidente della Giunta regionale.
Le Organizzazioni imprenditoriali, le Organizzazioni sindacali dei lavoratori e le Associazioni di tutela degli interessi dei consumatori e degli utenti di livello provinciale – in possesso dei requisiti previsti dalla Legge 29 dicembre 1993 n. 580 come modificata dal D.Lgs. 15 febbraio 2010 n. 23, e dal D.M. 4 agosto 2011 n. 156 – che volevano concorrere all’assegnazione dei seggi nel Consiglio camerale, così come ripartiti fra i diversi settori economici con Delibera del Commissario ad acta n.1 del 01.03.2018, hanno fatto pervenire i dati e le informazioni di cui al D.M. n. 156/2011 alla Camera di commercio di Taranto, entro e non oltre 40 giorni dalla pubblicazione dell’Avviso, e quindi – a pena di esclusione dal procedimento – entro e non oltre il termine perentorio del 10 aprile 2018 ore 13,00.
Prevedibilmente il prossimo 9 luglio le organizzazioni imprenditoriali, sindacali e le associazioni dei consumatori, o loro raggruppamenti, nonché il Commissario ad acta, comunicheranno al Presidente della Giunta Regionale, rispettivamente i nominativi dei propri rappresentanti e il designato da parte dei professionisti.
Il presidente della Giunta Regionale nominerà i membri del consiglio che si insedieranno ntro i successivi 10 giorni dalla nomina.
La fusione delle due Camere si avvia contestualmente con un periodo d’oro delle esportazioni dei relativi territori provinciali di Brindisi e Taranto. L’export a Brindisi, registra nel primo semestre 2017 un aumento vendite con 500 milioni di fatturato, che definiscono un incremento annuo del + 9,6%
Un segnale importante di consistente ripresa dell’export sull’area brindisina, che invita alla fiducia nella persistente crisi che vede l’intera area depressa per la mancanza di una dinamica organizzazione delle risorse.
Negli ultimi due anni si è registrato un forte tasso di crescita dei flussi esportativi con quasi 45 milioni di euro in più rispetto al 2016 e 85 milioni in più rispetto al 2015. L’incremento ha portato la provincia di Brindisi ad un saldo più contenuto rispetto alle importazioni pari a poco meno di 150 milioni di euro. Si restringe sempre più la forbice tra import ed export, diversamente dalle statistiche riguardanti altre zone della Puglia. In regione infatti il saldo in negativo si aggira attorno ai 460 milioni di euro.
In Puglia a livello di esportazioni la miglior provincia del 2017 è sicuramente Brindisi. Bari ha registrato un +9,1% con un fatturato in export di due miliardi di euro; la Bat con +7% ed un fatturato in entrata di 272 milioni di euro, Taranto con +2,3% ed un fatturato in entrata di 674 milioni di euro. Lecce invece registra un -4,3% con entrate di 243 milioni di euro e Foggia con -1,7% ed introiti per 374 milioni di euro.
La lunga serie di dati conferma Brindisi e il suo territorio appetibile e potenzialmente interessante. Non comprenderlo, non governarlo, significa commettere il reato più pericoloso, ma dirlo ai brindisini è sfondare una porta aperta.