Lo sport come valore dell’uomo e della cultura. Sono questi alcuni dei concetti che sin dal 1951 hanno ispirato don Mario Guadalupi, sacerdote ed educatore, a creare una delle più gloriose società sportive brindisine. E dopo ben sessantotto anni di vita il Centrosport Brindisi continua a rappresentare una certezza nel panorama sportivo locale, tornando a vivere una primavera di successi e di gratificazioni che stanno portando in alto il nome della nostra città non solo dal punto di vista sportivo ma anche delle tradizioni.
Oltre alla figura di “zio Mario”, che ha segnato la storia societaria in tutti questi anni, si devono alla persona del notaio Nino Greco, uomo di grandi doti umane e tecniche, i primi importanti risultati di notevole valenza per la pallanuoto brindisina e pugliese, ma anche ai tanti atleti, poi divenuti affermati tecnici, che con enormi sacrifici e tantissima dedizione hanno raggiunto grandi traguardi nelle competizioni natatorie e nei vari campionati zonali, provinciali, regionali e soprattutto nazionali.
Il Centrosport nasce nelle acque di Lido Santa Apollinare, dove i giovani atleti si avviarono nel’attività “pionieristica” di uno sport duro e impegnativo, per poi proseguire nel porto interno a ridosso del Canale Pigonati, su gli “scivoli” accanto alle rampe degli idrovolanti. Il campo di gioco invece veniva sistemato in prossimità dell’imbarco del traghetto Brindisi-Casale, lato Monumento al marinaio. Ovviamente non vi erano spogliatoi, docce, armadietti, ma andava bene lo stesso. Tra la melma portata dallo scirocco e le onde generate dal passaggio delle imbarcazioni a motore qui si sono giocate partite importanti contro società blasonate. Solo nei primi anni sessanta si riuscì ad avere il primo campo di mare regolamentare in località Maremist (toponimo variato in Marimisti), nei pressi della Sciaia. Qui oltre alla pallanuoto, si disponevano le corsie per gli allenamenti e le gare di nuoto, talvolta tra verdicole e meduse urticanti.
La lunga speranza di avere una piscina si concretizzava solo nel 1971, quando venne inaugurato l’impianto di Materdomini che rappresentava un’assoluta novità: una vasca di 50 metri scoperta alimentata ad acqua di mare, la terza nel sud Italia insieme a quelle di Napoli e di Palermo. La piscina, oggi miseramente ridotta a discarica di materiale diverso, venne gestita con successo dalla società Centrosport che regolarizzava i corsi di nuoto e di pallanuoto. Ai primi caldi don Mario Guadalupi, con la sua bicicletta, portava secchi di pittura, cemento ed altro materiale utile ai lavori di manutenzione e di riparazione della struttura “Olimpionica” indispensabili dopo il periodo invernale. Erano anni caratterizzati dal grande entusiasmo e di una incredibile carica agonistica degli atleti, paragonabile persino al calcio e al basket di questi anni, si giunse persino a sfiorare la promozione in serie B nazionale, era il 1976, l’anno più bello dal punto di vista dei risultati. I nomi da fare sarebbero tanti, ci limitiamo a citare Fusco, Mancino, Maghelli, D’Acquisto, Di Rienzo, Bruno, Piliego, Selicato, De Giorgio, Monticelli e i fratelli Francioso, che prima da atleti poi da tecnici e quindi da validi dirigenti, sono riusciti a far vivere questo sport con ottimi risultati, per oltre mezzo secolo.
Dopo un calo di interesse dovuto al trasferimento in altre città dei migliori atleti brindisini, e quando solo le giovanili riuscirono a sopravvivere tra mille difficoltà e a creare un nucleo di interesse, negli anni ’90 si ebbe una nuova rinascita di questa disciplina grazie alle strutture della Nuova Idea, di Bozzano e della Marina Militare. I risultati di un certo rilievo non sono mai mancati, tanto che nel 2012 alla società Centrosport è stato conferita la “Stella al Merito d’Oro”, un importantissimo riconoscimento che segue i precedenti attestati di argento e bronzo per i valori sportivi ottenuti sia a livello pugliese che italiano.
Il merito lo si deve anche all’impegno e alla determinazione di Pieluigi Francioso che ha saputo seguire l’esempio di suo padre Eugenio, e gli insegnamenti di don Mario Guadalupi, nel continuare l’opera iniziata da queste straordinarie figure, grazie a lui e agli altri dirigenti sociali, la società sportiva ha proseguito nella sua inarrestabile crescita ed è riuscita a giungere sana e forte sino ai nostri giorni.
Da qualche anno infatti il Centrosport dispone dell’ampia e confortevole piscina comunale al rione Sant’Elia che prende il nome proprio di Marimisti, in ricordo di quel luogo che riporta indietro nel tempo a quegli anni straordinari fatti di spensieratezza, di gioia ma anche di tanto, tanto sacrificio. Questi valori rappresentano la chiave del successo grazie al quale ancora oggi la società sportiva brindisina continua a far parlare di se, lo si evince dalla vertiginosa crescita sia sotto l’aspetto di presenze che di risultati. In questo impianto, ottimamente gestito sotto ogni punto di vista (non ultima la pulizia, determinante per questo tipo di strutture), imparano a nuotare numerosi bambini sotto il controllo attento di giovani e validi istruttori, quasi tutti ex nuotatori agonisti, che grazie anche all’immancabile sorriso riescono a trasmettere ai ragazzi, con professionalità ed entusiasmo, la loro grande passione. Anche gli adulti qui trovano quell’ora di tranquillità e di evasione utile a ricaricarsi e prendersi cura di sé dopo una giornata di lavoro.
Oltre alle scuole nuoto, in questo impianto è tornato ad allenarsi il forte gruppo dei ragazzi del nuoto agonistico, artefici di importanti successi negli ultimi anni grazie agli allenamenti di Maurizio Vilella, un tecnico esperto di caratura nazionale. Anche la squadra del settore Master, guidata da Fabrizio Gioia, uno dei migliori atleti che Brindisi ha saputo esprimere, è cresciuta numericamente in questi ultimi mesi: il team, partito solo qualche anno fa con tre tesserati, oggi può contare sulla presenza in vasca di ben venticinque atleti, che nei vari trofei regionali hanno già ottenuto risultati di tutto rispetto e dimostrato grande qualità nelle varie specialità natatorie. Lo spirito dei master, il gruppo di cui possono far parte uomini e donne dai 25 agli oltre 90 anni, è vivere lo sport con i toni della competizione affrontando le gare con puro divertimento e grande amicizia. È questo senza dubbio l’aspetto determinante e aggregante di questa bellissima disciplina, che oltre a nuotare permette di incontrarsi, gareggiare e poi condividere anche il tempo libero, tutti insieme, magari davanti ad un tavolo per una cena. Ed è proprio grazie a queste squadre che finalmente le “cuffie bianche” del Centrosport Brindisi tornano a primeggiare, portando alto il nome della nostra città in ogni piscina, proprio come avveniva ai “vecchi tempi”.
Nella piscina di Marimisti lo sport viene vissuto con serietà e allo stesso tempo in grande compagnia, ciò permette di sentirsi bene e scoprire come il proprio fisico – “il contenitore dell’anima” – può essere allenato senza particolari stress e rischi di infortunio, il tutto mantenendo inalterato lo stile della gloriosa storia dell’intramontabile società sportiva brindisina, che ha visto crescere e formare tantissimi ragazzi nel fisico, nel carattere e nell’educazione, e costruire una fitta rete di rapporti umani che hanno trovato in questo sport un importante comune denominatore.