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Francavilla Fontana: Città Amica dei bambini e degli adolescenti

Di Marina Poci per il numero 413 de Il7 Magazine
Prosegue l’attenzione ai diritti dei più fragili da parte dell’amministrazione di Antonello Denuzzo a Francavilla Fontana. E questa volta, a meritarsi il voto unanime del Consiglio comunale, nella seduta dello scorso 22 luglio, è l’adesione al Programma Città Amiche dei bambini e degli adolescenti, promosso da UNICEF con l’obiettivo di favorire l’attuazione di politiche pubbliche a favore dei bambini e degli adolescenti in grado di ampliare gli spazi a loro dedicati e di dare rappresentanza nelle sedi istituzionali alle loro legittime istanze.
La proposta, nata dal Consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi, è stata presentata dalla Sindaca Viola Ricchiuti con una relazione del presidente di UNICEF Brindisi Raffaele Romano.
Come si legge sul sito istituzionale dell’Agenzia, il programma Città Amiche dei bambini e degli adolescenti (Child-Friendly Cities Initiative – CFCI) è stato lanciato nel 1996 dall’UNICEF e dal Programma delle Nazioni Unite per dare seguito alle risoluzioni della seconda Conferenza delle Nazioni Unite sugli insediamenti umani (Habitat II), durante la quale la comunità internazionale si accordò nel riconoscere che il benessere dei minorenni è indice di un ambiente sano, di una società democratica e di un’amministrazione locale efficiente.
La proposta di costruire una Città Amica è principalmente una richiesta di impegno politico legato alla programmazione, seguendo un percorso definito e con un approccio sistemico all’elaborazione di politiche che abbiano effetti, diretti o indiretti, sulla vita e sul benessere dei bambini e dei ragazzi presenti sul territorio comunale. Un comune che si impegna a sviluppare il percorso del Programma Città Amiche è un comune che lavora per tradurre i principi della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nella vita quotidiana dei bambini e dei ragazzi.
Nella provincia di Brindisi, già la città di Oria negli scorsi mesi aveva aderito al Programma: ora anche Francavilla sposa la causa e si prepara alla elaborazione dei progetti che, se in linea con lo spirito del Programma, le varranno il riconoscimento. Dall’adozione del PEBA (Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche, ampliato nella stessa seduta consiliare nella quale si è adottato il Programma UNICEF) e del PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile), al Festival dei Diritti (prima manifestazione a tutela dei diritti delle minoranze sul territorio, le cui due prime edizioni sono state dedicate alle famiglie omogenitoriali e alle varie forme di disabilità), la Città degli Imperiali si pone sempre più come punto di riferimento in materia di diritti civili e sociali nel Brindisino.
“L’aspetto più significativo dell’adesione al Programma, nel caso di Francavilla, riguarda il fatto che l’input è partito dal Consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi. Il regolamento che ne disciplina il funzionamento prevede che ogni questione sulla quale i giovani consiglieri deliberano debba obbligatoriamente arrivare al Consiglio comunale degli adulti, il quale rispetto a quella questione si deve esprimere. Ci sembra una peculiarità da sottolineare, perché significa che l’organo rappresentativo dei ragazzi non ha una funziona puramente “ornamentale”, ma svolge una sua funzione concreta”, spiega l’assessore Sergio Tatarano, titolare delle deleghe a Mobilità Sostenibile, Polizia Locale, Trasparenza, Diritti Civili, Partecipazione, Spazio Pubblico e Pari Opportunità, il quale non ha mai fatto mistero di avere intenzione di lavorare per “una Francavilla sempre più accogliente e più vivibile, nella promozione dei diritti e degli spazi fisici e di partecipazione a beneficio di tutta la comunità”.
L’iter per la proposta di candidatura al Programma è tutt’altro che semplice: intanto, occorre che il comune che si propone risponda a determinati requisiti numerici (una popolazione non inferiore a diecimila abitanti) e di tempistica (l’amministrazione comunale debba trovarsi a più di due anni dalla scadenza naturale del mandato); inoltre, la candidatura viene presa in considerazione soltanto all’esito di un colloquio online della durata di due ore, nel corso della quale, prima di accogliere la domanda, vengono attentamente valutati i progetti. “Al momento Francavilla ha appena ricevuto il sigillo della candidatura. Il percorso che iniziamo adesso si concluderà tra due anni, al termine dei quali UNICEF si esprimerà e renderà noto se, con la realizzazione della programmazione che pone al centro gli interessi dei più piccoli, gli obiettivi sono stati raggiunti”, continua Tatarano, che aggiunge anche come la candidatura della Città degli Imperiali sia stata particolarmente incoraggiata anche da Raffaele Romano, presidente del Comitato Provinciale UNICEF di Brindisi, anche alla luce dell’apertura nel territorio comunale del Baby Pit Stop, un ambiente protetto in cui le mamme possono sentirsi a proprio agio per allattare il proprio bambino e provvedere al cambio del pannolino.
L’assessore precisa anche che il percorso “è un foglio bianco”, in cui non sono previste iniziative standardizzate, ma che si modellerà in base alle esigenze che mano a mano verranno espresse dalla cittadinanza più giovane. Certamente andranno previsti l’inserimento di una voce di bilancio all’interno del DUP (il documento unico di programmazione) e la creazione di un coordinamento tra assessorati, per offrire una visione di insieme nella predisposizione dei vari interventi. “Cosa ci chiedono i ragazzi?”, prosegue Tatarano, “Soprattutto spazi in cui poter vivere la loro età in sicurezza: da locali riservati in cui divertirsi senza il timore di atti di bullismo a percorsi pedonali per consentire di raggiungere le scuole e i luoghi di svago da soli”.
Ma l’adesione al Programma Città Amiche dei bambini e degli adolescenti non è l’unica misura adottata nel consiglio comunale del 22 luglio: l’assise ha infatti dato il via libera all’unanimità all’aggiornamento del Piano per l’Abbattimento delle Barriere Architettoniche, già approvato cinque anni fa. Un risultato che il primo cittadino commenta con soddisfazione, registrando come le tematiche affrontate nel Piano siano “ormai entrate nell’agenda di tutte le forze politiche”.
“Mi piace sottolineare che una delle novità dell’aggiornamento è la sperimentazione dell’abbattimento di barriere sensoriali che rappresentano un limite per le persone con autismo. Dopo una serie di confronti con medici, famiglie e associazioni, siamo arrivati a recepire uno strumento che è stato sperimentato per la prima volta a New York. Le persone con disturbi dello spettro autistico soffrono particolarmente il caos e il traffico: per questo gli interventi si concentreranno sulle aree caratterizzate da affollamento con soluzioni quali l’eliminazione di ostacoli, la realizzazione di attraversamenti pedonali rialzati ben visibili, la creazione di percorsi guidati visivi, cartellonistica bilingue e in comunicazione aumentativa alternativa, l’installazione di totem tattili e l’individuazione di “spazi calmi”, ovvero aree di relax individuate in aree come la Villa Comunale e Parco Forleo Brayda”.