Il confetto riccio è un nuovo Presidio Slow Food.
Il riconoscimento, ufficializzato nelle scorse ore da Slow Food Italia, è frutto del lavoro condotto negli ultimi anni dall’Amministrazione Comunale e dai produttori che hanno avviato in sinergia un percorso per la valorizzazione di questo “dolce povero” della tradizione francavillese.
Il confetto riccio e il nuovo presidio saranno presentati a Terra Madre Salone del Gusto di Torino nel corso della prestigiosa manifestazione in programma dal 22 al 26 settembre.
I Presidi Slow Food sono delle comunità che operano per salvaguardare e tramandare alle nuove generazioni i prodotti della tradizione. Tra i compiti prefissati dal neocostituito presidio francavillese c’è la tutela delle varietà locali di mandorla come la tondina, la catuccia, la spappacarnale e la carluccio che costituiscono l’ingrediente base del confetto riccio.
Il riccio francavillese aveva già ottenuto nel 2004 il riconoscimento di “prodotto agroalimentare tradizionale” dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, ma la sua prelibatezza gli valse già nel 1912 la medaglia d’oro alla Fiera dei Sapori di Parigi.
Gli elementi base del riccio sono mandorle, acqua e zucchero con l’aggiunta di aromi naturali come il cedro o il limone. La lavorazione avviene in un particolare pentolone di rame, noto come la conca, fissato con due corde ad un bilanciere appeso al soffitto.
Il confetto riccio vive nelle tradizioni di Francavilla Fontana e trova la sua massima espressione nel periodo di carnevale quando diventa ambasciatore di buoni sentimenti ne lu sciuitìa ti li femmini e nel successivo sciuitìa ti li masculi.