
“Carissimi, con grande gioia giunge notizia del riconoscimento del miracolo del venerabile don Carmine De Palma e della sua prossima beatificazione”: è quanto annuncia in una nota l’arcivescovo di Bari-Bitonto, monsignor Giuseppe Satriano, spiegando che Papa Francesco, lo scorso 28 marzo, ha autorizzato il dicastero delle Cause dei Santi a promulgare il decreto relativo al miracolo attribuito al venerabile don Carmelo De Palma.
In segno di festa oggi alle 18 le campane di tutte le chiese dell’Arcidiocesi hanno suonato a festa. L’intercessione di don Carmine sarebbe stata determinante per una suora benedettina colpita nel 2001 da una patologia neurologica invalidante e guarita miracolosamente due anni dopo.
Nel febbraio 2003, le spoglie mortali di Carmelo De Palma sono state traslate nel monastero di Santa Scolastica e la badessa invitò le monache a chiedere l’intercessione del venerabile servo di Dio per la guarigione della consorella. Il successivo 1 giugno la religiosa “nonostante i ripetuti esami effettuati abbiano poi confermato la persistenza della pressione del midollo” ha riacquistato la totale funzionalità degli arti.
Il prossimo beato è nato il 27 gennaio 1876 nel capoluogo pugliese che lascerà a 22 anni per trasferirsi a Napoli dove verrà ordinato sacerdote. Tornerà a Bari per ricoprire diversi incarichi nella basilica di San Nicola e diventando anche assistente diocesano della gioventù femminile di Azione Cattolica e direttore spirituale delle suore benedettine di Santa Scolastica di Bari nonché degli Oblati e Oblate di San Benedetto. Quando la Basilica di San Nicola nel 1951 viene affidata ai Domenicani, don Carmelo si è dedicato alla direzione spirituale di sacerdoti, suore e seminaristi e al sacramento della riconciliazione instancabilmente, tanto da essere definito un “eroe del confessionale”. Nonostante i diversi malanni, don Carmine “ha continuato a esercitare con fedeltà e umiltà il ministero sacerdotale” fino alla morte avvenuta il 24 agosto 1961.